«E’ un piano regolatore del nostro patrimonio arboreo: tutti i futuri interventi faranno riferimento a questo». Sono circa 2.700 gli alberi passati sotto la lente di ingrandimento di palazzo dei Priori, grazie allo studio targato Phydia, spinoff dell’Università della Tuscia. Il sindaco Giovanni Arena e l’assessore Enrico Maria Contardo ci puntano molto e per il prossimo anno annunciano interventi di peso.
Il censimento presentato ieri «riprende un progetto iniziato nel 2010 da Arena assessore. Tutto quello che verrà fatto sul verde pubblico – dice Contardo - si dovrà rifare a questo studio. Come ad esempio il piano delle potature». Un intervento voluto, quello che palazzo dei Priori ha affidato a Phydia, ma anche necessario, «perché senza, non avremmo potuto chiedere fondi per il verde pubblico: questo strumento era indispensabile».
Contardo ricorda che è stata appena aggiudicata la gara da 125 mila euro per le potature – anche questa dovrà attenersi al piano – mentre Phydia sta predisponendo l’appalto da 800 mila euro l’anno per il verde pubblico. «Lo studio – spiega il sindaco - è un piano regolatore del nostro patrimonio arboreo: potature, reimpianti, abbattimenti passeranno da qui. Può anche prevenire che alberi a fine vita creino problemi seri per l’incolumità di tutti. Nel 2021 abbiamo triplicato gli investimenti sul verde pubblico: non vorrei più vedere un filo d’erba fuori posto, è una scommessa non da poco».
Arena illustra anche un intervento consistente su Prato giardino, «che in primavera potrà rinascere, come mi auguro tutta la città.
I problemi più comuni sono le carie di natura fungina o potature eseguite in maniera non corretta. La percentuale di piante morte è risultata comunque molto ridotta, «51 su 2.700. I risultati di questo lavoro – conclude Rocco Sgherzi di urbantree.it – verranno inseriti in un database, che sarà una memoria costante: è un’operazione tra le prime in Italia dietro alla quale si cela un lavoro complesso».