Viterbo, ecco il piano regolatore del verde pubblico: «Per Prato giardino 400 mila euro»

Viterbo, ecco il piano regolatore del verde pubblico: «Per Prato giardino 400 mila euro»
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 10 Dicembre 2020, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 10:58

«E’ un piano regolatore del nostro patrimonio arboreo: tutti i futuri interventi faranno riferimento a questo». Sono circa 2.700 gli alberi passati sotto la lente di ingrandimento di palazzo dei Priori, grazie allo studio targato Phydia, spinoff dell’Università della Tuscia. Il sindaco Giovanni Arena e l’assessore Enrico Maria Contardo ci puntano molto e per il prossimo anno annunciano interventi di peso.

Il censimento presentato ieri «riprende un progetto iniziato nel 2010 da Arena assessore. Tutto quello che verrà fatto sul verde pubblico – dice Contardo - si dovrà rifare a questo studio. Come ad esempio il piano delle potature». Un intervento voluto, quello che palazzo dei Priori ha affidato a Phydia, ma anche necessario, «perché senza, non avremmo potuto chiedere fondi per il verde pubblico: questo strumento era indispensabile».

Contardo ricorda che è stata appena aggiudicata la gara da 125 mila euro per le potature – anche questa dovrà attenersi al piano – mentre Phydia sta predisponendo l’appalto da 800 mila euro l’anno per il verde pubblico. «Lo studio – spiega il sindaco - è un piano regolatore del nostro patrimonio arboreo: potature, reimpianti, abbattimenti passeranno da qui. Può anche prevenire che alberi a fine vita creino problemi seri per l’incolumità di tutti. Nel 2021 abbiamo triplicato gli investimenti sul verde pubblico: non vorrei più vedere un filo d’erba fuori posto, è una scommessa non da poco».

Arena illustra anche un intervento consistente su Prato giardino, «che in primavera potrà rinascere, come mi auguro tutta la città.

Intanto è partito il cantiere sul marciapiedi di Ponte dell’Elce, inoltre abbiamo investito 2 milioni sulle manutenzioni stradali: ora dobbiamo essere bravi a fare tutto nei tempi giusti». Su Prato giardino si parla di 40 mila euro per l'impianto di irrigazione e altrettanti per la palestra all'aperto, oltre a 300 mila abbondanti da spendere tra area giochi, bagni pubblici, rifacimento viali e aiuole, nuovo cancello. Tornando allo studio, «è stato valutato lo stato di salute delle alberature di Viterbo e frazioni – commenta Giorgio Balestra, docente Unitus – analizzando quasi 2.700 alberi. Sono state valutate le piante di 64 tra vie e piazze di cui 55 a Viterbo, 6 a Bagnaia e 3 Grotte Santo Stefano, fatti centinaia e centinaia di campionamenti per capire se eravamo in presenza di patologie o malattie».

I problemi più comuni sono le carie di natura fungina o potature eseguite in maniera non corretta. La percentuale di piante morte è risultata comunque molto ridotta, «51 su 2.700. I risultati di questo lavoro – conclude Rocco Sgherzi di urbantree.it – verranno inseriti in un database, che sarà una memoria costante: è un’operazione tra le prime in Italia dietro alla quale si cela un lavoro complesso».

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