Vallerano: il premio letterario "Corrado Alvaro-Libero Bigiaretti" assegnato a Gaja Cenciarelli

Da sin.. Corrado Alvaro e Libero Bigiaretti
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 20 Ottobre 2023, 05:20

Gaja Cenciarelli, con il romanzo “Domani interrogo” (Marsilio), ha vinto la nona edizione del premio letterario “Corrado Alvaro – Libero Bigiaretti”, edizione 2003. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 21 ottobre nel nuovo palazzo della cultura di Vallerano alle ore 10. La decisione è stata assunta dal comitato direttivo del premio, presieduto dallo scrittore Giorgio Nisini, sulla base dei voti espressi dalla giuria scientifica, dalla giuria popolare (costituita da rappresentanti di arti, mestieri, associazioni del territorio), nonché dalla giuria studentesca composta da studenti delle Università della Tuscia e di Macerata e appartenenti a diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado di Viterbo e provincia.  Curiosità: il comitato direttivo ha svolto i suoi lavori nella casa di campagna dei due autori: acquistata da Alvaro (1895-1956) nel 1939 e quindi ceduta dai suoi eredi a Bigiaretti (1905-1993). Entrambi sono sepolti nel cimitero della cittadina.

Per il ritornare alla vincitrice, va rivelato che Gaja Cenciarelli, scrittrice e traduttrice, insegna lingua e letteratura inglese a Roma.

Al suo attivo ha “Extra omnes. L’infinita scomparsa di Emanuela Orlandi” (Zona 2006), “Sangue del suo sangue” (nottetempo 2011), “Pensiero stupendo” (Lite Editions 2015); “La nuda verità” (Marsilio 2019).

Il romanzo “Domani interrogo” racconta di un’insegnante d'inglese e di una quinta classe, considerata la più difficile di un istituto tecnico in una zona periferica di Roma. Lei sa che i suoi ventiquattro studenti diciottenni non la considerano un essere umano, parlano male di lei. Con il passare delle stagioni il rapporto tra professoressa e allievi si complica, sono pronti a contestarla e provano una curiosità morbosa verso la sua vita privata. Lei tenta lo stesso di entrare in contatto con loro e il risultato di questo sforzo è “una grande storia d’amore”. Attraverso le parole dell’autrice la scuola si anima, da semplice luogo diventa un'entità, il posto in cui crescere e ritrovarsi, dove, senza alcuna enfasi, è possibile salvarsi.

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