Sindaco Arena, ultimo taglio del nastro: stasera consiglieri dal notaio. Ecco chi firma

Sindaco Arena, ultimo taglio del nastro: stasera consiglieri dal notaio. Ecco chi firma
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 15:02

Ore 20, tutti in via Garbini. Non negli uffici del Comune, ma pochi metri più giù, dove si trovano quelli del notaio Fabrizio Fortini, scelto per mettere definitivamente la parola fine sull’amministrazione Arena. E poi domani, a chiusura del cerchio, la conferenza stampa per sparare le ultime cartucce, anticipando i botti di capodanno.

Le puntate di un fallimento: Arena come don Abbondio

L’ultimo taglio del nastro: ieri mattina l’inaugurazione del nuovo museo sotto i portici di palazzo dei Priori, con i capolavori di Sebastiano del Piombo. Una presentazione particolare, con un sindaco fresco di dimissioni eppure in fascia tricolore, e al suo fianco due assessori non più in carica perché licenziati dallo stesso Arena una manciata di ore prima.

Alla firma di stasera l’opposizione è stata invitata per intero dalla maggioranza, anche se non sarà necessario un supporto in massa. Fratelli d’Italia andrà infatti al completo, la Lega pure, se si fa eccezione per Paola Bugiotti, tornata vicina a Forza Italia, dove è stata eletta prima di cambiare casacca. La prova è che ha votato Alessandro Romoli presidente della Provincia, preferendolo all’altro Alessandro, quello più legato ai verdi: Giulivi. Cancellata pure dalle chat. Altri due li mette Fondazione e siamo a 15. Assente ovviamente Forza Italia, probabile sorte per il Pd. Viterbo 2020 sarà lì con l’intero gruppo da quattro, alzando l’asticella a 19.

Se non ci saranno defezioni, basterebbero loro.

Giacomo Barelli (Forza civica) e Massimo Erbetti (M5S) andranno invece solo se la loro firma risulterà quella decisiva. «Anche perché – dice Barelli – io sono tre anni che chiedo le dimissioni di Arena e non mi va di fare questa manfrina con chi non le ha chieste mai. Poi se qualcuno farà il furbo e non si presenterà, ovviamente io ci sarò».

La Lega rimprovera ad Arena di essere stato il sindaco di un solo partito e di non aver ascoltato le loro istanze. Fino al voto sabato mattina, prima di tutti, a palazzo Gentili a braccetto con Giulio Marini. L’hanno visto come una mancanza di rispetto verso la coalizione che lo ha sostenuto. L’unica, flebilissima speranza per Arena è che Romoli oggi si dimetta. E non è detto che sia sufficiente, nonostante sia già altamente improbabile.

Tornando alle dimissioni del sindaco: si è congedato con una comunicazione di due righe e mezza, registrate alle 17,33 di martedì. «Vista la situazione di stallo venutasi a creare in questi giorni, che non mi consente di continuare il mio mandato con la necessaria serenità, rassegno in data odierna le mie dimissioni, ai sensi dell’art. 53 c.3 del Tuel». Più articolata la cacciata dei nove assessori. «Considerato che una profonda crisi politica è in atto e che tale circostanza come noto rende impossibile allo scrivente assicurare la coesione e l’unità di indirizzo della giunta con una conseguente paralisi politico amministrativa», decreta di azzerarla.

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