I guai di Villa Paola, certo, vengono da lontano, ovvero dal crack del gruppo Idi-San Carlo cui fa capo. A luglio del 2015, la proprietà del colosso sanitario viene acquisita dalla Fondazione che promette ingenti investimenti. "Alla fine di settembre – rammenta il sindacalista – il management dell'Idi annunciava con un comunicato il rilancio della struttura di Capranica, grazie ai lavori di ripristino di 13 posti letto di day hospital multispecialistico. A dichiararlo furono il vice presidente della fondazione Gianluca Piredda, il direttore generale Francesco Rocca e perfino il cardinale Giuseppe Versaldi". Peccato che a smentire quelle dichiarazioni entusiastiche sia arrivata, il 14 giugno, la raccomandata che annunciava la riduzione di personale.
"Nella sostanza la fondazione, considerata la riduzione del budget regionale che passa da circa 44 milioni di euro a circa 35,8 milioni conseguente ad alcuni decreti del commissario ad acta Nicola Zingaretti, annuncia – spiega Malerba - un esubero di 180 unità lavorative, di cui 160 addette all'Idi Irccs e 20 nella struttura di Villa Paola". Secondo i conti della proprietà, a Capranica risulterebbero in esubero: un coordinatore infermieristico, sei infermieri, un infermiere generico, un tecnico sanitario, quattro ausiliari, un collaboratore amministrativo, tre impiegati di concetto, due impiegati d'ordine e un operaio. "Il 17 giugno – conclude – ci siamo incontrati. La proprietà ha proposto un contratto di solidarietà difensivo. Noi sindacati abbiamo rinviato la decisione per avere prima un incontro in Regione e cercare altre strade".
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