Ci hanno pensato i militari della stazione navale della Guardia di finanza, di Civitavecchia, a bloccare due sub provenienti dalla provincia di Barletta-Andria-Trani, che la notte di Capodanno hanno illegalmente pescato 9mila ricci di mare in località San Giorgio a Tarquinia (Viterbo).
Le Fiamme gialle li hanno sorpresi con il ricco bottino durante le operazioni di pesca, elevando verbali pari a 12mila euro ciascuno. Una operazione che ha visto anche il sequestro di tutte le attrezzature utilizzate per l’immersione nella zona Litoranea della cittadina, mentre l’intero pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare.
I due pescatori non professionisti, privi delle autorizzazioni, avrebbero dovuto pescare massimo cinquanta ricci di mare a testa, come previsto dalla vigente normativa.
Per questo l’esercizio illegale della pesca non solo impatta negativamente sull’ambiente marino, accelerando la lenta e continua scomparsa di queste preziose risorse ittiche dal litorale, ma reca un danno irreparabile al commercio e alla leale concorrenza nella filiera ittica.