Ruffini, ragazzi ascoltati dopo il tentativo di irruzione. Ieri screening straordinario della Asl tra gli occupanti

Il liceo Ruffini occupato
di Federica Lupino
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Martedì 21 Dicembre 2021, 06:40

Gli occupanti del Ruffini ascoltati ieri mattina dalle forze dell’ordine che indagano sul tentativo di blitz avvenuto la notte tra sabato e domenica. Nell’ambito dell’indagine aperta dalla Digos, si cerca di definire i contorni della vicenda grazie alle testimonianze di chi era dentro il liceo scientifico di Piazza Dante a Viterbo, al momento del tentativo di irruzione. Forze dell’ordine che ieri hanno anche presidiato l’istituto per consentire il regolare svolgimento del concorso docenti per la primaria. Il laboratorio computer del Ruffini è infatti uno degli spazi messi a disposizione del Miur per ospitare la selezione. I partecipanti hanno affrontato le prove al piano superiore, dopo che a loro era stato riservato un accesso distinto rispetto all’ala del primo piano che da sabato mattina è stata occupata dagli studenti. 


Continuano gli attestati di vicinanza ai ragazzi. Tra gli ultimi, quelli dello Spi Cgil che con la segretaria Miranda Perinelli che ieri mattina ha portato la solidarietà del sindacato agli occupanti: “L'aggressione squadrista dell’altra notte è – ha detto - il segno che i tempi che stiamo vivendo hanno in sé un pericoloso rigurgito di estremismi fascisti da fermare senza alcun indugio”. Prima ancora era stato il neo eletto presidente della Provincia, Alessandro Romoli, a recarsi sul posto come intervento inaugurale dopo l’investitura.

Le motivazioni della protesta, espresse verbalmente al dirigente scolastico Claudia Prosperoni sabato mattina, sono molteplici: dalla sicurezza dell’immobile alla situazione pandemica; dall’incertezza sulle modalità con cui verranno espletati gli esami di maturità quest’anno ai doppi turni sul cui superamento, nonostante l’impegno della Prefettura, non si sa più nulla. “Per me è stata una vera sorpresa.

La mia porta – commenta amareggiata la presidi – è sempre aperta a tutti, come sanno gli alunni, i docenti, le famiglie. Comprendo le difficoltà del periodo che stiamo attraversando ma non credo che questo fosse il momento per iniziative simili”. Il numero degli occupanti oscilla tra una ventina e oltre un centinaio negli orari di punta. Nessun danno è stato arrecato me i nominativi dei ragazzi sarebbe stati raccolti dalle forze dell'ordine.

Di sicuro, c’è che si teme un risvolto rischioso dal punto di vista della pandemia. “L’ho detto agli organi competenti: il mio timore è soprattutto che si siano create occasioni di promiscuità pericolose per la diffusione del virus, soprattutto ora a ridosso delle festività”, aggiunge Prosperoni. Ieri mattina, la Asl ha effettuato un sopralluogo dopodiché ha deciso di tornare nel pomeriggio per effettuare uno screening volontario tra i ragazzi. “Mi auguro che i genitori di quanti sono ancora minorenni abbiano aderito”, auspicava ieri la dirigente.

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