Lavori pubblici, ritardi al Poggino per il nuovo ecocentro

Lavori pubblici, ritardi al Poggino per il nuovo ecocentro
di Simone Lupino
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Domenica 6 Agosto 2023, 20:43

Per i viterbesi non è finito il tempo dei viaggi in auto fino a Grotte Santo Stefano con a bordo vecchi materassi e televisori. Sono ancora da ultimare infatti i lavori del nuovo centro di raccolta rifiuti comunale al Poggino. Il termine ultimo era previsto per il 12 aprile. Ma a oggi di fatto l’area si presenta come un gigantesco cantiere. Almeno per tutta l’estate chi deve svuotare da rifiuti ingombranti garage o magazzini dovrà fare riferimento al centro di Grotte. In alternativa c’è sempre il servizio di raccolta domiciliare. 


Il terreno scelto dal Comune per realizzare il nuovo progetto si trova nella zona artigianale all’incrocio tra via Duilio Mainella e via Giuseppe Fontecedro.

Tutto intorno ci lavorano concessionarie auto, officine meccaniche, falegnamerie e altre attività artigianali. “Abbiamo parlato con alcuni operai impiegati nel cantiere e ci hanno detto che la struttura dovrebbe essere pronta per il mese di ottobre”. E’ quanto riferiscono da una degli stabilimenti commerciali che si affacciano davanti al futuro centro di raccolta. Nessuna comunicazione ufficiale però al momento è arrivata dal Comune.


L’area intorno al cantiere è completamente recintata. Al lato del cancello di entrata è possibile leggere il cartello con i dati del progetto. L’idea nacque sotto l’amministrazione Arena e venne finanziata con fondi regionali, 920mila euro arrivati al Comune tramite la Provincia. Il costo finale dell’appalto fu di circa mezzo milione di euro. A novembre scorso la consegna dei lavori.  Poi a fine marzo l’impresa chiese a palazzo dei Priori 79 giorni di proroga rispetto alla scadenza iniziale. Due i motivi: la "difficoltà di approvvigionamento dei materiali in acquisto per carenza sul mercato di materie prime" e "le condizioni climatiche avverse che hanno rallentato i lavori di sbancamento e movimento terra”. Richiesta accordata dagli uffici di palazzo dei Priori, che fissarono il 30 giugno come nuova scadenza.


All’interno del cantiere si vedono per ora una grande piattaforma in cemento, una struttura coperta, una serie di scavi, un paio di montagne fatte di terra e ghiaia. In fondo al piazzale ieri c’erano parcheggiate due ruspe. Montati i pali della luce e gettate le basi intorno per i marciapiedi. Rispetto all’immagine del progetto finale che si vede sul cartello, c’è ancora da fare. Venerdì mattina era tutto chiuso, ma i vicini spiegano che “tutti i giorni ci sono operai, forse non tanti come i primi giorni quando la mole di lavoro era maggiore, ma il cantiere è attivo”. 


Un centro di raccolta più vicino al capoluogo secondo il Comune dovrebbe scoraggiare il fenomeno dell’abbandono rifiuti. Sarà un impianto ultratecnologico. I viterbesi potranno entrare a tutte le ore grazie a una scheda magnetica. E si potrà conferire una tipologia più ampia di rifiuti. Gli artigiani e gli imprenditori del Poggino avrebbero preferito però che fosse realizzata altrove. “Questa è l’entrata della zona artigianale per chi arriva dalla Cassia. Un centro rifiuti non è un bel biglietto da visita. Inoltre con il viavai di utenti diretti al centro il traffico già molto intenso è destinato ulteriormente ad aumentare. Piuttosto ci avrebbe fatto comodo la realizzazione di parcheggi e di zona alberate”. 

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