Reveng porn, stalking, violenza domestica e violenza sessuale: l'altra faccia dell'8 marzo

Violenza
di Maria Letizia Riganelli
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Marzo 2023, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 19:55

Reveng porn, stalking, violenza domestica e violenza sessuale. L’altra faccia dell’8 marzo parla soprattutto di reati di genere. Quelli perpetrati sulle donne in quanto donne. Nel solo 2022 la Questura di Viterbo ha applicato 43 misure di prevenzione, 16 per stalking e 27 per violenza domestica, 7 avvisi orali per reati legati al codice rosso e 3 sorveglianze speciali per atti persecutori. Le misure sono deterrenti non sempre efficaci.

Visto che gli interventi fatti dalle Volanti per arginare liti scoppiate tra le mura di casa sono state 982, di cui 353 per maltrattamenti. Alti anche i numeri registrati dall’Arma dei carabinieri nel viterbese per il 2022: 105 i casi di maltrattamenti in famiglia, 58 gli atti persecutori, 13 i reati a sfondo sessuale, 4 i casi di revenge porn. Numeri alti - anche se in lieve flessione rispetto agli anni del Covid dove la convivenza forzata ha fatto alzare il numero dei maltrattamenti - che testimoniano sia che c’è ancora da molto da fare sia che le donne hanno iniziato a denunciare. A dire basta alle violenze, basta subire in silenzio.

Proprio come ha fatto l’ultima (ma solo in ordine cronologico) vittima di atti persecutori e maltrattamenti a febbraio scorso, quando il suo ex fidanzato è tornato sotto casa sua per molestarla. La donna è riuscita, grazie a una denuncia, a far allontanare l’ex in attesa del processo.

L’uomo, un 48enne di Viterbo, al quale il mese scorso è stato applicato il braccialetto elettronico, nonostante il divieto di avvicinamento continuava a presentarsi sotto casa della donna per perseguitarla.

La loro relazione era finita da più di un anno ed era stata caratterizzata, secondo quanto dichiarato dalla vittima durante la denuncia, da continui maltrattamenti e comportamenti denigratori messi in atto dall’uomo, che non riusciva a rassegnarsi mentre lei era riuscita a costruirsi una nuova vita indipendente. Il 48enne, secondo quanto ricostruito dalla Procura e dalla Squadra Mobile, non avrebbe accettato la fine della relazione e avrebbe continuato a contattarla e a presentarsi sotto la sua abitazione. A gennaio invece la Questura di Viterbo ha dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare del divieto di dimora e accesso a Orte nei confronti di un 40enne di nazionalità romena, ritenuto responsabile di reiterati comportamenti vessatori nei confronti di una donna, sposata con figli, residente nella cittadina.

L’uomo millantava una falsa relazione sentimentale con la donna. Storie che sono emerse e hanno avuto una fine, seppur temporanea e in attesa di giudizio, grazie alle parole pronunciate dalle donne. Donne che hanno chiesto aiuto alle forze dell’ordine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA