Espansione dei noccioleti nella bassa Tuscia: arrivano le prescrizioni per le aree d'interesse archeologico. A sollevare il caso è stato il vicesindaco di Fabrica di Roma, Giorgio Cimarra, che ha bloccato la realizzazione di una recinzione in un'area di quasi 100 ettari vicina alla Via Amerina, nella zona di Parco Falisco.
La realizzazione rischiava di chiudere anche l'accesso pedonale ai turisti, che vanno a visitare una delle zona dell'Agro falisco più attraenti dal punto di vista storico, culturale e ambientale.Cimarra, dopo un incontro con i produttori, ha chiesto l'intervento della Sovraintendenza ai beni archeologi del Lazio. Quest'ultima ha dettato le regole per le zone di rispetto.
«È stato stabilito - ha detto Cimarra - che le vie di accesso non possono essere sbarrate per nessuna ragione, perché devono permettere ai visitatori di godere di queste bellezze.
Se vogliono realizzare una strada sterrata devono rispettare comunque un metro di distanza. I disboscamenti inoltre vanno effettuati sotto il controllo diretto della Sovraintendenza e dal Comune, dietro richiesta scritta».Soddisfatti i residenti della frazione di Parco Falisco (oltre mille abitanti). Ma tutti restano preoccupati per l'uso dei fitofarmaci in arrivo.
«Ci sono le regole del Bio-distretto che non possono essere trasgredite - ha concluso Cimarra - e con l'aumento delle colture della nocciola aumenteranno i controlli da parte nostra».