Viterbo, non poteva più avvicinarsi all’ex: l’aggredisce mentre è con gli amici

VIOLENZA La panchina rossa del Tribunale di Viterbo, segno di lotta contro tutti i maltrattamenti di genere
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Venerdì 12 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:11

Un giudice gli aveva imposto di non avvicinarsi alla sua ex, ma lui imperterrito ha continuato. Fino ad irrompere in casa di amici dove la donna è stata costretta a chiudersi nel bagno. Dopo arresti domiciliari, braccialetto elettronico e carcere per lui scatta anche la sorveglianza speciale. «Nei giorni scorsi il Tribunale di Roma - spiega la Questura di Viterbo - ha emesso la misura della sorveglianza speciale di divieto di avvicinamento alla parte offesa e applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un cittadino straniero, quarantaquattrenne, attualmente ristretto nella casa circondariale di Viterbo. L’uomo si era reso protagonista in più occasioni di atti persecutori nei confronti della ex convivente. In considerazione delle ricorrenti condotte violente e delle diverse denunce da parte della parte offesa, l’uomo era stato tratto in arresto e già sottoposto alla misura di prevenzione del divieto di avvicinamento alla donna, misura poi sostituita dall’autorità giudiziaria dapprima con gli arresti domiciliari e braccialetto elettronico e poi con il divieto di avvicinamento alla donna e obbligo di dimora nel comune di residenza».

Nonostante questo l’uomo, in evidente stato di alterazione fisica, si sarebbe introdotto in un appartamento dove era presente la ex compagna aggredendo gli amici della vittima che, intimorita, si sarebbe rifugiata in una stanza riuscendo a sottrarsi alle violenze. «Da quest’ultimo episodio - spiega ancora la questura - è scaturito il suo arresto, poi convalidato dall’autorità giudiziaria che ne disponeva la custodia cautelare in carcere.

Considerata particolarmente grave la condotta dell’uomo, connotata da estrema violenza e aggressività, a seguito di una scrupolosa istruttoria effettuata dal personale della polizia di stato della divisione anticrimine, su richiesta del Questore di Viterbo veniva emessa nei suo confronti la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per due anni, con divieto di avvicinamento a una distanza inferiore a 800 metri alla parte offesa, ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e divieto di comunicazione con la donna con ogni mezzo e con applicazione del braccialetto elettronico».

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