Morte di Maria Sestina Arcuri, ultima parola alla Cassazione

Il sopralluogo dei Ris nella casa di Ronciglione
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 8 Settembre 2023, 05:20

Morte di Maria Sestina Arcuri, ultima parola alla Cassazione. Incidente domestico o femminicidio? La Suprema Corte ha fissato la data di udienza: pubblica accusa, difesa e parte civile si scontreranno per l’ultima volta il 9 novembre prossimo a Roma. I giudici togati dovranno stabilire se l’ex pugile romano Andrea Landolfi è colpevole dell’omicidio della fidanzata 26enne.

La Corte d’Assise d’appello di Viterbo il 19 luglio 2021 dopo più di venti udienze agguerrite ha stabilito che l’imputato doveva essere assolto. Quella sera d’estate di due anni fa Andrea Landolfi lasciò il carcere di Regina Coeli felice per una sentenza che parlava di libertà e innocenza. Innocenza che però è durata pochissimo, perché i giudici della Corte d’Appello, a cui avevano presentato ricorso tutte le parti, hanno ribaltato completamente ribaltato la sentenze considerandolo colpevole. Colpevole di omicidio per aver ucciso la fidanzata lanciandola per le scale. Condannandolo a 22 anni di carcere.

La vicenda è nota. La notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019 Andrea Landolfi e la fidanzata Maria Sestina Arcuri sono a Ronciglione, per trascorrere un weekend a casa della nonna di lui. Qui, dopo un litigio, Maria Sestina troverà la morte con una caduta dall’alto per le scale. Caduta che per la Corte d’Assise di Viterbo era stata un semplice incidente.

Mentre per i giudici di secondo grado Landolfi aveva un “intento letale”: «L’ha lanciata - scrive la Corte d’Appello nelle motivazioni - per le scale e ha omesso qualsiasi iniziativa per cercare di salvarle la vita, completando il suo disegno di morte.

La sentenza di assoluzione , è frutto di una non corretta valutazione delle prove. È stata privilegiata l’ipotesi tecnicamente meno probabile della dinamica dell’evento ancorandola alle prove dichiarative meno credibili. L’ipotesi della caduta accidentale è contraria alla logica, alle leggi della fisica e agli accertamenti medico legali sui corpi dell’imputato e della vittima». La Corte d’Assise d’Appello spiega che l’unica dinamica possibile è quella della caduta dall’alto. Caduta provocata dal lancio di Andrea Landolfi.

Il Tribunale di Viterbo aveva accettato l’ipotesi d un rotolamento per le scale di entrambi gli attori. Ora ogni valutazione sarà rimessa ai giudici della Cassazione che dovranno riesaminare ogni prova acquisita nel dibattimento di primo grado e ogni testimonianza. A difendere Andrea Landolfi gli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, la parte civile (tutti i familiari di Maria Sestina Arcuri) l’avvocato Vincenzo Luccisano.

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