La giovane imprenditrice di Caprarola diventata una prima firma all’estero (400.000 euro di fatturato e 3 milioni di pezzi prodotti): Il 90% delle mie borse lo vendo in Dubai, Cina, India, Malesia.
Confermato: nessuno profeta in patria. Ma venuto il momento - sottolinea - di puntare su quello che io chiamo localesimo che una sorta di controglobalizzazione.
Insomma, far riemergere e valorizzare la manifattura viterbese. Come? Creando una spazio, un polo artigianale, dove le imprese possano incontrarsi, fare sinergie, presentare infine il meglio del meglio.
S, ma dove? Ne ho gi parlato con il sindaco Michelini al quale ho indicato il sito possibile del nuovo insediamento. Pi precisamente nella valle di Faul dove una volta sorgeva il gazometro ed oggi restano solo pochi reperti archeoindustriali. L potrebbero essere ospitati, in affitto gratuito, laboratori tipici che dovrebbero realizzare in loco le loro produzioni ed esporle in appositi ateliers.
Lo voglio - ripete Benedetta Bruzziches con determinazione - perch lo merita questa terra, lo merita la storia che ha alle spalle, lo merita lo sforzo che dobbiamo fare tutti per uscire dalla crisi. Lo merita, soprattutto, l’artigianato che oggi non in sofferenza, ma semplicemente morto.
Non si tratta di chiedere soldi e sovvenzioni, che spesso sono pi dannose che utili, ma di poter realizzare un’area che possa costituire un polo di attrazione turistica, ma prima ancora un sito produttivo in grado di costruire un brand internazionale e dare nuove opportunit di lavoro: Qui c’ una cultura antica, una capacit di creare pezzi di valore che altri francamente non hanno. Si deve attingere al passato per costruire un futuro.
Una sola frase, sul suo sito, indicativa: Credo nelle energie e negli odori, ma pi di tutto credo nei desideri.
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