Faleria, per il borgo antico il Comune cerca investitori in Germania. «Disposti a regalarlo per vederlo rinascere»

Faleria, per il borgo antico il Comune cerca investitori in Germania. «Disposti a regalarlo per vederlo rinascere»
di Simone Lupino
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Domenica 13 Novembre 2022, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 10:03

Il Comune di Faleria strizza l’occhio ai tedeschi per la rinascita della parte più antica del paese. E’ tra investitori stranieri, magari provenienti proprio dalla Germania in virtù di legami storici, che l’amministrazione guidata dal sindaco Walter Salvadori è alla ricerca soggetti interessati a ricostruire o a ristrutturare le vecchie abitazioni del borgo: circa 50 immobili. Il piano prevede in prima battuta i lavori di messa in sicurezza della rupe, per i quali il Comune ha ottenuto di recente un finanziamento ministeriale di circa 3 milioni di euro, transitato dalla Regione.

“Il borgo? Lo regaliamo.

Purché ci sia qualcuno disposto a investirci sopra”, dice Salvadori. L’alternativa sarebbe la morte definitiva di un pezzo di paese. La zona è abbandonata da decenni, invasa dalle piante, e segnata in parte da crolli. Per intervenire servono risorse ingenti che il Comune non ha. "Abbiamo però un progetto pronto approvato dalla Regione. Mettiamo a disposizione quello”. Il Comune non incasserebbe un euro nell'immediato, ma avrebbe un ritorno. “Indiretto con l’Imu, in prospettiva la possibile apertura di attività commerciali, ricettive, artigianali e turistiche, opportunità di lavoro per i nostri giovani”.

A Salvadori l’idea è venuta guardano al comune di Labro, un piccolissimo borgo sul lago di Piediluco. “Un paesino rinato grazie a una comunità di cittadini belgi che nel corso del tempo vi si è impiantata, portando ricchezza per tutto il territorio. Ma ci sono altri esempi simili in Italia. Perché qui non potrebbe accadere la stessa cosa con i tedeschi?”. Il sindaco pensa già a possibili strategie per presentare il progetto in Germania. Oltre che sulla natura incontaminata, sempre molto apprezzata dai tedeschi, tra i due popoli c'è anche un legame storico su cui puntare: “La figura di Ottone III, imperatore del Sacro Romano Impero, che qui stabilì una delle sue dimore”.

Il tutto rientra in un progetto più ampio di rilancio del borgo e di promozione del paese. Coinvolto anche il castello degli Anguillara: più interventi di ristrutturazione per un importo complessivo di circa 1,7 milioni, fondi Mic. “Anche in questo caso siamo aperti a partnership. Una parte sarà adibita agli uffici del comune e alla sala consiliare, ma c’è tantissimo spazio da utilizzare. Tra i vari progetti che sognavamo c’era anche quella di allestirci un museo del cinema”.

Poi ci sono 150mila euro della Regione per la messa in sicurezza dei ruderi del castello di Paterno, proprio lì dove morì l’imperatore Ottone III, e la pulizia dei sentieri di acceso al sito. Da Pnrr, invece, 650mila euro per una nuova mensa scolastica e 800mila per il nido.

Da citare infine i finanziamenti ministeriali per tre progettazioni: la riqualificazione del campo di calcio comunale e la realizzazione di una struttura polivalente, la riqualificazione del vecchio mattatoio e il progetto di un “glamping”, una sorta di campeggio ma con più comfort, all’interno del bosco di Fogliano.

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