Folgorato dal filo scoperto mentre usa l'aspirapolvere. Oggi i funerali

Folgorato dal filo scoperto mentre usa l'aspirapolvere. Oggi i funerali
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Giovedì 13 Luglio 2023, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 14:42

Tragedia a Fabrica di Roma. Il 35enne Anthony Gentili, di professione fa il ceramista, residente in via San Giorgio a due passi da centro storico, mentre stava utilizzando un aspirapolvere - sembra con una prolunga non a norma - è stato colpito da una scossa elettrica. E' morto sul colpo. Probabilmente, a compromettere la situazione potrebbero essere stati i piedi bagnati dell'uomo: l'umidità in questi casi aumenta la conducibilità elettrica del corpo umano e non lascia scampo. Non è da escludere che l'uomo soffrisse anche di qualche patologia, che potrebbe aver contribuito a determinare il decesso.

Il fatto ha scosso l'intera comunità fabrichese. E' stato infatti interrotto in segno di lutto il torneo di calcio a 5 da parte degli organizzatori, altre manifestazioni estive in programma sono state rimandate. Appena è scattato l'allarme, lanciato da un amico che era con lui, sono arrivati i sanitari del 118 che hanno provato a rianimare Gentili attraverso diversi tentativi e col massaggio cardiaco. Tentativi che sono risultati purtroppo inutili. Era stato allertato in caso di necessità anche l'elisoccorso, atterrato lì vicino, che dopo una lunga attesa è tornato indietro senza paziente.

Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Fabrica di Roma e quelli della compagnia di Civita Castellana per gli accertamenti del caso. I militari hanno raccolto delle testimonianze e sequestrati sia l'aspirapolvere che le prolunghe.

Gentili lavorava in un'azienda del distretto della ceramica da anni, attraverso un contratto interinale. Era molto apprezzato dalla dirigenza dell'azienda e dai compagni di reparto, che lo hanno descritto come una persona tranquilla, attenta, disponibile. Pronto a mettere a disposizione le sue capacità, caratteristica che gli aveva fatto raccogliere la fiducia di tutti. Era nato a Magliano Sabina, ma è cresciuto tra Corchiano e Fabrica di Roma, dove si era sposato e aveva avuto due figli, ancora piccoli. Poi si era separato e ora viveva con una nuova campagna in quella casa di San Giorgio dove si è consumata la tragedia.

La sua salma è stata riconsegnata, dopo le formalità di rito, ai suoi familiari per i funerali. Funerali che si terranno oggi alle ore 17 nel Duomo di Fabrica e saranno officiati dal parroco don Luigi Peri. Al termine sarà inumato nel cimitero comunale di Fabrica di Roma.
 

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