avalli abbattuti, il sindaco Giulivi: «Sono stato minacciato di morte, denuncio tutti»

Cavalli
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Venerdì 5 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:38
Cavalli abbattuti a Tarquinia, minacciato di morte il sindaco Alessandro Giulivi. Il primo cittadino dopo l’abbattimento dei quattro cavalli allo stato brado, avvenuto per mano di esperti veterinari, è stato minacciato di morte sui social e per questa ragione ha deciso di denunciare tutti coloro che lo hanno fatto o che hanno diffuso notizie false sull’abbattimento. «Sono state scritte cose imprecise e false, che hanno spinto molte persone a rivolgere pesanti minacce di morte al sindaco e ai suoi familiari. Per questo - si legge nella nota del Comune - l’avvocato Paolo Pirani ha depositato una dettagliata denuncia querela nei confronti di tutti coloro che hanno volutamente cercato di strumentalizzare la notizia». 
La denuncia è stata presentata anche nei confronti delle associazioni e di molti utenti dei social. «E’ contro tutti coloro che, senza adeguate informazioni, hanno deciso che il sindaco fosse il carnefice di animali che, in realtà, si è cercato di salvare fino all’ultimo».
Nei giorni precedenti il 27 marzo 2024, quattro cavalli vagavano liberi in località Taccone di Sopra, a Tarquinia, creando una situazione di pericolo per la pubblica sicurezza. A spiegare come si è arrivati all’abbattimento è proprio il Comune: «Il 27 marzo, per la cattura dei cavalli è stato contattato, su indicazioni della Asl di Viterbo, uno specialista veterinario, esperto di fauna selvatica che ha valutato la situazione. In piena autonomia e senza condizionamenti, è stato deciso di tentare la narcosi a distanza anche attraverso l’utilizzo di un drone dotato di idonei strumenti usati in medicina veterinaria. I cavalli si trovavano al centro del campo, in evidente stato di allerta e atteggiamento di fuga pressoché continuo. Il primo dardo è stato lanciato con successo nei confronti di un cavallo che è rimasto narcotizzato per un breve lasso di tempo ma non è stato possibile procedere alla sua cattura completa. Sono risultati vani gli ulteriori tentativi di avvicinamento e somministrazione di farmaci. Nel pomeriggio dello stesso giorno le condizioni climatiche avverse (forte vento) hanno ostacolato in modo irrimediabile ogni tentativo di cattura. Solo dopo questo ennesimo tentativo è stata dichiarata inefficace la telenarcosi come metodo di contenimento. Intanto, gli animali si erano portati a ridosso delle strade provinciali Aurelia Bis e Aurelia tratto autostradale ad alto transito veicolare, soprattutto in quelle ore a ridosso dell’esodo delle festività pasquali e per questo ritenuti pericolosi. A questo punto, gli esperti hanno deciso di procedere al loro abbattimento». Un iter complesso e scrupoloso che ha portato all’abbattimento.
«Alla luce di tutto questo (dimostrabile in modo inconfutabile con corrispondenze ufficiali e relazioni conclusive), il primo cittadino - conclude la nota del Comune - ha deciso di procedere con la denuncia, in sede penale e civile, di tutti coloro che in questi giorni hanno continuato, in modo costante, a diffondere false informazioni, formulare accuse infondate e soprattutto scrivere minacce di morte sia sui social che inviati nelle e-mail del Comune di Tarquinia»
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