La cartella clinica della madre, ricoverata la mattina, parla di gravidanza protratta. «Quindi a rischio», ha sottolineato Fazzi, che sarebbe ricorso al cesareo la mattina stessa. Invece la giornata è andata avanti tra un monitoraggio e l’altro. «Alle 21.20 il tracciato ha segnalato anomalie serie, ma il cesareo d’urgenza è stato disposto due ore dopo e la piccola è nata a mezzanotte e mezza». Un ritardo inspiegabile, secondo Fazzi e Aromatari: «Chi fa nascere i bimbi, deve tenere conto che se capita un cesareo d’urgenza, va praticato in 10 minuti». Per gli imputati sono stati sentiti i professori Mauro Bacci (noto per il delitto Kercher) e Giovanni Pomili di Perugia. Anche loro hanno stigmatizzato l’organizzazione del reparto: «Date le carenze, il cesareo avrebbe dovuto essere indicato nel pomeriggio, se non la mattina. Il ritardo serale non ha modificato il quadro, il danno alla bimba è antecedente». A gennaio saranno sentiti gli altri due periti di parte del pm Fabrizio Tucci.
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