A spasso nella Tuscia Viterbese alla scoperta dei luoghi amati (e abitati ) da Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini (1922-1975)
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 26 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:38

Nel fine settimana a spasso nella Tuscia alla scoperta dei luoghi amati (e abitati ) da Pier Paolo Pasolini (1922-1975). Organizzata da “Soriano Outoor”, domenica 28 gennaio alle ore 10.30, è prevista una visita guidata alla Torre di Chia e al Castello di Colle Casale.

Pier Paolo Pasolini si innamorò della Torre di Chia nella primavera del 1964, girando le scene del battesimo del film Il “Vangelo secondo Matteo” presso le “Cascatelle” di Fosso Castello, che scorre lì vicino. Nel 1970 riuscì ad acquistarla e vi costruì la sua abitazione a ridosso dei ruderi del Castello di Colle Casale adiacenti la Torre, realizzando un capolavoro di integrazione nel paesaggio, una casa di pietra e vetro mimetizzata fra le rocce e il verde della natura circostante.

E sul buen retiro tanto agognato e quindi tanto amato, il poeta. scrittore-regista, dettò ispirati versi: «Ebbene, ti confiderò, prima di lasciarti,/che io vorrei essere scrittore di musica,/vivere con gli strumenti/dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare,/nel paesaggio più bello del mondo, dove l’Ariosto/sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta/innocenza di querce, colli, acque e botri…».

E poi ancora, in friulano: «Il soreli a indora Chia/cui so roris rosa,/ e i Apenins a san di sabia cialda./ Jo i soj un muuàrt di cà/ch’al torna/vuei Sinq di Mras dal 1974/ta un dì di fiesta/» (Il sole indora Chia con le sue querce rosa, e gli Appennini sanno di sabbia calda. Io sono un morto di qui, che torna, oggi Cinque marzo 1974, in un giorno di festa).

“PPP – ricordano gli organizzatori – a Chia trovò la condizione ideale per lavorare, da dove poter esprimere, con la forza rigenerante di una “solitudine scelta come un bene”, la condanna allo “sgretolamento” della civiltà e al nuovo potere del consumismo. Negli ultimi anni della sua vita, vi lavorò al romanzo rimasto incompiuto, “Petrolio” e a molte delle sue “Lettere luterane”.

Per accedere è obbligatoria la prenotazione al numero 3498774548, anche whatsapp, oppure via mail a: ufficioturistico@comune.sorianonelcimino.vt.it. Il ticket è di 15 euro e comprende anche una riduzione sui biglietti di ingresso al Castello Orsini Soriano nel Cimino e al Museo Civico Agro Cimino.

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