Iil Papa copto Tawadros II congela le relazioni con Francesco: «Le coppie gay sono contro la parola di Dio»

Iil Papa copto Tawadros II congela le relazioni con Francesco: «Le coppie gay sono contro la parola di Dio»
di Franca Giansoldati
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Martedì 12 Marzo 2024, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 18:24

L'ultima volta che Papa Tawadros II, il leader dei copti ortodossi, ha incontrato Francesco si è rivolto a lui chiamandolo “Fratello mio” e l'indomani erano assieme in piazza san Pietro a parlare. Era maggio dell'anno scorso e oggi sembra trascorso un secolo, considerando non tanto i rapporti personali che forse restano buoni, ma quelli ecumenici tornati indietro di decenni. E' appena stata pubblicato il resoconto della sessione plenaria del Santo Sinodo della Chiesa copta ortodossa contro la questione dell'omosessualità. Tawadros II ha sottolineato con forza il rifiuto delle relazioni tra persone dello stesso sesso. Una presa di posizione conseguente al documento vaticano voluto da Papa Francesco, Fiducia Supplicans con il quale in ambito cattolico sono state autorizzate le benedizioni alle coppie gay a determinate condizioni (che non ingenerino scandalo, che siano brevissime, massimo 15 secondi e che siano fatte singolarmente). Un passaggio spinosissimo che da mesi è all'origine di una bufera mai vista non solo in campo cattolico ma ecumenico.

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Al'interno della Chiesa cattolica ci sono decine di conferenze episcopali al completo decise a disobbedire e non applicare le disposizioni papali.

Bergoglio sta cercando di frenare gli smottamenti e ha persino autorizzato i vescovi africani a derogare alle nuove regole. Ma ormai la frittata è fatta.

OMOSESSUALITA'

Tawadros II sull'omosessualità ha idee ben precise che si rifanno al Vangelo e alla Bibbia. Dice che non si possono sostenere «queste opinioni con versetti biblici che dichiarano chiaramente il rifiuto di tali relazioni contrarie alla natura umana che Dio ha creato». Così «dopo aver consultato le chiese sorelle della famiglia ortodossa orientale, si è deciso di sospendere il dialogo teologico con la Chiesa cattolica, rivalutare i risultati che il dialogo ha raggiunto dal suo inizio vent'anni fa e stabilire nuovi standard e meccanismi affinché il dialogo proceda». Lo stop è qualcosa di inedito, doloroso e preoccupante perchè rende fragile il cammino ecumenico che finora era stato fatto. 

«La Chiesa copta ortodossa afferma la sua ferma posizione di rifiutare tutte le forme di relazioni omosessuali, perché violano la Sacra Bibbia e la legge con cui Dio ha creato l'uomo maschio e femmina, e ritiene che qualsiasi benedizione, qualunque sia il suo tipo, per tali relazioni sia una benedizione per il peccato, e questo è inaccettabile».

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La reazione della Chiesa copta ortodossa era stata anticipata al Papa dal cardinale svizzero Kurt Koch, a capo del dicastero incaricato di tessere le relazioni con le Chiese sorelle. A Francesco aveva fatto sapere di avere ricevuto una lunga lettera dalle Chiese ortodosse orientali. Volevano avere spiegazioni e chiarimenti sul documento vaticano. La pubblicazione della Fiducia Supplicans aveva messo in moto parecchia agitazione, producendo shock.

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