Terni, lascia la moto davanti allo studio fotografico e non la trova più: Alberto Mirimao di nuovo nel mirino dei ladri

Un anno fa il furto di venti macchine fotografiche d'epoca

Terni, lascia la moto davanti allo studio fotografico e non la trova più: Alberto Mirimao di nuovo nel mirino dei ladri
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 00:25

TERNI - «Ero impegnato nel servizio fotografico per l’arrivo a Terni della statua della Madonna di Lourdes. Sono andato al negozio per prendere la moto ma non c’era più».

Alberto Mirimao, giornalista, fotografo ufficiale della Ternana Calcio e collaboratore di Umbriaon, è di nuovo nel mirino dei ladri.

Lo è per la seconda volta in poco tempo. Un anno fa nel suo studio di via dei Castelli, nel cuore del centro, i ladri hanno portato via le venti macchine fotografiche d’epoca che lui teneva esposte con molto orgoglio perché gli hanno permesso di scattare le istantanee di un’attività lavorativa ultradecennale.

Stavolta a sparire è stata la sua moto d’epoca, la Bmw R 65 che lo ha accompagnato in trent’anni di lavoro.

L’ha parcheggiata davanti al negozio, a due passi dal Briccialdi, lunedì pomeriggio.

Poi ha iniziato a piovere ed ha deciso di lasciarla lì per la notte.

Ieri è tornato a riprenderla per poter seguire più agevolmente il pellegrinaggio della statua. Aveva in mano il casco e le chiavi ma la moto, di fronte al suo studio, non c’era più.

I ladri, gente d’esperienza, hanno lasciato lì solo il cruscotto della Bmw.

«L’hanno smontato per attaccarci i fili e sono riusciti ad avviare il motore, proprio come si vede nei film americani».

Ad Alberto Mirimao non è rimasto altro da fare che andare dai carabinieri per denunciare il furto. In zona non ci sono telecamere.

Il furto è avvenuto poco prima delle due di notte se è vero che una persona che abita sopra lo studio fotografico di Mirimao a quell’ora ha sentito dei rumori.

Il silenzio della notte è stato interrotto da parecchi tentativi di accensione della moto, che stentava a partire.

Chi abita lì però non si è allarmato più di tanto viste le abitudini di Alberto Mirimao e il suo lavoro, che non ha orari. Come era accaduto dopo il furto delle macchine fotografiche d’epoca Mirimao ha diffuso le foto della Bmw sui social sperando che qualcuno l’abbia vista in giro: «E’ troppo riconoscibile - dice - a Terni ce n’era una sola, la mia. E c’è voluta tanta esperienza per smontarla e farla partire».

Alberto Mirimao spera di ritrovarla anche se ancora aspetta di riveder comparire le venti macchine fotografiche vintage con su montati gli obiettivi rubate un anno fa.

Il furto di via dei Castelli è l’ennesimo di una lunga serie di razzie andate in scena tra piazza del Mercato, largo dei Banderari e Corso Vecchio.

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