Terni, finti carabinieri a Cospea spillano soldi a un anziano: «Tuo nipote è in questura»

A dare la notizia dell'ennesima truffa l'assessore al welfare, Viviana Altamura

Terni, finti carabinieri a Cospea spillano soldi a un anziano: «Tuo nipote è in questura»
di Nicoletta Gigli
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Domenica 25 Giugno 2023, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 07:16

TERNI - I finti carabinieri non si fermano di fronte a nulla. Mettono a segno l’ennesimo colpo ai danni di un anziano ternano che vive solo.

Anche questa volta riescono a raggirare la vittima, che si affretta a consegnare il denaro che ha in casa e una catenina d’oro pur di aiutare suo nipote che, diranno i due truffatori, è in stato di fermo in questura e ha bisogno di soldi per togliersi dai guai.

L’episodio va in scena venerdì, nel cuore del quartiere Cospea.

Sono abili raggiratori quelli che scelgono con cura la vittima di turno.

Forse conoscono le sue abitudini.

E’ un ottantenne ternano che ha problemi di salute e che ogni giorno, per diverse ore, viene aiutato da una colf e dai nipoti, che si preoccupano di preparargli il pranzo e la cena.

In quel momento però l’anziano è solo in casa.

Quando suona il campanello lui non pensa a qualcosa di strano e apre subito la porta di casa.

«Salve, siamo carabinieri - dicono i due con fare autoritario. Tuo nipote è in stato di fermo in questura, ha combinato un guaio e ha bisogno subito di soldi per evitare problemi».

L’anziano ternano si impressiona e non ci pensa neppure un istante. Come ogni persona perbene che si rispetti vuole fare tutto quello che può per aiutare suo nipote. Tanto più che i due finti carabinieri in quei momenti gli passano il cellulare confermando che al telefono c’è proprio suo nipote, sconvolto per quello che gli è capitato. Che gli chiede aiuto in lacrime.

«Servono subito i soldi, non c’è tempo da perdere» dice al telefono quello che viene spacciato per suo nipote.

La vittima ora ha un solo obiettivo: vuole solo risolvere il problema di suo nipote il prima possibile.

Va in camera e dal cassetto tira fuori 500 euro in contanti. E’ tutto quello che ha in quel momento. E si affretta a consegnarlo ai finti militari.

«Non hai altro?» lo pressano i due. «Ho solo questa catenina d’oro» risponde l’anziano che in due secondi viene privato anche di quella.

Come da copione i finti marescialli salutano, lo invitano a strare tranquillo che ci pensano loro e poi vanno via. Spariscono nel nulla con i soldi e la catenina della vittima.

L’anziano, sconvolto e terrorizzata per le sorti del nipote che in realtà non ha avuto alcun guaio con la giustizia, viene colto dal dubbio di essere stata una delle persone cadute nei raggiri di truffatori senza scrupoli che in città stanno colpendo da tempo.

Chiama la colf e i nipoti. Quando arrivano e si rendono conto di quello che è successo decidono di dare l’allarme.

Sul posto arrivano i poliziotti della squadra volante, che avviano le indagini. A dare la notizia dell’ennesima truffa è Viviana Altamura, assessore al welfare del Comune di Terni. «Faremo di tutto perché questi episodi non accadano più. Come amministrazione comunale - dice Viviana Altamura -. dobbiamo essere i primi a segnalare le truffe e invitare le vittime a denunciare ogni episodio sospetto alle forze dell’ordine».

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