Terni, aborto. M5s e Bella Ciao:«Grave ingerenza del vescovo. La libertà di scelta è sacra»

Terni, aborto. M5s e Bella Ciao:«Grave ingerenza del vescovo. La libertà di scelta è sacra»
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Giovedì 14 Settembre 2023, 13:04

TERNI Continuano le rimostranze della politica sulle affermazioni del vescovo di Terni Francesco Antonio Soddu, che nei giorni scorsi ha invitato tutti a sostenere la raccolta firme di Pro Vita in cui si chiede l'obbligo per i medici di far ascoltare alla donna il battito fetale prima di procedere all'interruzione di gravidanza.

Questa volta, è il turno di M5S Terni e Bella Ciao che senza mezzi termini parlano di «gravi ingerenze del Vescovo di Terni, la libertà di scelta non può essere messa in discussione». 

«Riteniamo inopportune le ingerenze della diocesi di Terni su una delle tematiche più delicate e complesse della società contemporanea come il diritto all'aborto. E riteniamo necessario e imprescindibile che il sindaco di Terni e l'amministrazione comunale si esprimano prendendo una posizione chiara e netta sulle parole pronunciate dal vescovo Soddu rispetto all'obbligo per i medici di far ascoltare il battito fetale alle donne intenzionate ad abortire.

Il diritto all'aborto riguarda non solo la salute riproduttiva delle donne, ma anche la loro autonomia decisionale e la libertà di scelta. La legge che garantisce l'aborto come opzione rappresenta un pilastro fondamentale di una società basata sulla libertà, l'uguaglianza e il rispetto dei diritti. L'appello del vescovo volto a depotenziare e rimettere in discussione tale diritto e la piena libertà di scelta sanciti dalla legge 194/78, rappresenta anche un attacco al principio di laicità dello stato, fondamentale in una società democratica e pluralistica, cruciale per preservare la libertà individuale, i diritti umani e la giustizia sociale.

La laicità dello stato e delle istituzioni assicurano che le leggi e le politiche pubbliche siano basate su principi razionali, giuridici e non religiosi. Ecco perché si tratta di un fondamento che va difeso e preservato con vigore. Anche per questo è indispensabile che il sindaco, rappresentante istituzionale e garante di un principio supremo dell'ordinamento costituzionale, ribadisca con chiarezza tali concetti. Non da ultimo, le parole del vescovo risultano estemporanee anche in virtù del silenzio su molti fatti incresciosi che nelle ultime settimane hanno portato la città sotto i riflettori nazionali. In una comunità che sta vivendo uno dei momenti più complessi della sua storia, le istituzioni cittadine che faticano a rivestire il ruolo di guida rischiano di lasciare la città in balia di se stessa».
 

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