Terni, il 13enne che ha preso a calci la macchinetta delle bevande chiede scusa

Qualcuno della famiglia ha deciso però di far intervenire un legale e la denuncia va avanti

Terni, il 13enne che ha preso a calci la macchinetta delle bevande chiede scusa
di Nicoletta Gigli
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Martedì 5 Settembre 2023, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 09:04

TERNI - «Il bambino che sabato sera ha preso a calci il distributore di bevande di via Primo Maggio rompendo il vetro ha chiesto scusa e quando ci siamo incontrati ha avuto un comportamento irreprensibile. Anche sua nonna è stata molto gentile, per noi la vicenda poteva finire qui. Eravamo pronti a ritirare la denuncia. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere la faccenda in quando qualcuno della famiglia ha deciso di far intervenire un legale. A questo punto saranno le indagini a definire la vicenda».

A parlare è Emiliano Sapora, titolare di E&S Vending, azienda che gestisce distributori automatici di snack e bevande in città, e di Em Vending, che invece gestisce il distributore della centralissima via Primo Maggio preso di mira.

L’episodio andato in scena sabato sera alle 19 e 15, quando un 13enne ha preso a calci il distributore di snack e bevande mandando in frantumi il vetro, era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza dell’attività commerciale.

A darne notizia su facebook era stata la E&S Vending il cui profilo facebook si appoggia su quello di Stefania Renzi, assessora al commercio del Comune di Terni, che non ha alcun legame con l’azienda che gestisce il distributore di via Primo Maggio.

Dopo i danni di sabato sera l’azienda che gestisce le macchinette aperte 24 ore su 24 aveva lanciato sui social un messaggio chiaro.

C’era il caldo invito al 13enne a telefonare al titolare per scusarsi. Questo gli avrebbe evitato una denuncia e guai con il tribunale dei minorenni di Perugia.

«Al ragazzino che insieme ai suoi amici sabato alle 19 e 15 ha rotto il vetro della macchina del nostro h24 in via Primo Maggio diciamo che abbiamo tutte le immagini. Verrà denunciato insieme ai suoi amici e, visto che probabilmente è minorenne passerà i guai lui e tutta la sua famiglia. Invitiamo a chiamarci prima che si penta amaramente di quello che ha fatto».

La telefonata non ha tardato ad arrivare, l’incontro tra Emiliano Sapora e il ragazzino c’è stato, lui ha chiesto scusa ma poi l’intervento di un legale ha fatto inasprire il clima cordiale che aveva caratterizzato l’incontro. A questo punto la denuncia presentata per l’atto vandalico farà il suo corso.

Il titolare sottolinea che, dalla metà di luglio, i suoi h24 sono stati tra quelli assaltati in varie parti della città. Dai raid ha ricevuto danni diretti e indiretti per importi che superano i 30mila euro.

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