Una ragazzinadi 13 anni, studentessa della terza media di una scuola della provincia di Perugia, è stata filmata col cellulare mentre faceva sesso con un ragazzo più grande di lei e successivamente ricattata. La delicata questione approda in udienza preliminare a Perugia. I fatti risalgono al 2021. Sul banco degli imputati ci sono due giovani che all'epoca avevano 19 anni. Nei loro confronti il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini ha chiesto il rinvio a giudizio: su questo e altri aspetti deciderà il giudice Natalia Giubilei.
I genitori della ragazzina si sono recati in caserma dai carabinieri per sporgere denuncia dopo che avevano saputo, attraverso altri genitori di amiche, del «pettegolezzo» di un video a sfondo sessuale nel quale era presente la figlia. Quest'ultima, nel frattempo, aveva peggiorato il proprio rendimento e mostrava disagio nell’andare a scuola.
Il primo imputato viene accusato dei reati di atti sessuali con minorenne, detenzione o accesso a materiale pornografico, violenza privata, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato e prostituzione minorile. L’amico, invece, di pornografia minorile, ritenuto responsabile di aver filmato tre video con il proprio iPhone della giovane «mentre praticava un atto sessuale» al coimputato. Quest’ultimo - hanno ricostruito le indagini - ha avuto rapporti con la minorenne «in almeno cinque occasioni» e anche nel suo cellulare Huawei è stato trovato un video hard.
Tra le fonti di prova indicate dalla Procura troviamo gli esiti delle indagini dei carabinieri, verbali di perquisizione e sequestro, ordinanze di esecuzioni cautelari, il verbale di incidente probatorio, le analisi dei telefoni cellulari, le dichiarazioni di persone informate sui fatti e altri documenti. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Fabio Militoni e Cristina Zinci.