PERUGIA - Primavera fa rima con mala movida. In centro storico, tra alcol, vandalismo e imbrattamenti la stagione è diventata già calda per i residenti. Che tra Porta Sole, via Mattioli, via Bartolo e Pozzo Campana iniziano subito a lanciare l'allarme in vista dell'estate.
«È bastato che si abbassassero di poco le temperature e sotto le nostre finestre – è il lamento che arriva dalla parte alta del centro – è già un via vai di ragazzi che non ci fanno campare. Usano i nostri portoni come bagni a cielo aperto e vengono a nascondersi tra i vicoli per affari certamente poco leciti». «Il rumore – insistono anche da piazza Ansidei – non è ancora un problema, quello come ogni anno arriverà in estate. Ma non ci fa dormire tranquilli sentire cosa fanno sotto le nostre finestre. Si tratta di piccoli gruppi, cercano il buio e posti nascosti. Bevono e fumano. E dall'odore che sale fino a noi magari non si tratta solo di sigarette».
Un problema che, per esempio, da via Pozzo Campana diventa ogni anno un inquietante refrain che purtroppo nemmeno l'impegno delle forze dell'ordine, con i controlli costanti anche a piedi (e pure in bicicletta), è riuscito del tutto a debellare. Tanto da costringere i residenti a segnalare questi eccessi in forma anonima, per paura di ritorsioni a suon di scampanellate nella notte. Impossibile infatti dimenticare gli insulti e le gridate a chi, in estate, provava dalla finestra a far rispettare i propri spazi e le proprie case. O le immagini della domenica mattina dopo i bagordi senza rispetto, con i parcheggi privati diventati discariche di bottiglie, deiezioni e fazzoletti. In uno degli angoli più caratteristici del centro storico.
E da lì, un lato della cattedrale di san Lorenzo davanti, basta salire in piazza Danti e poi su tra i vicoli e gli scorci raccontati anche da Alighieri per trovare nuove – seppur annose – situazioni di disagio. L'ultima segnalazione arriva dalla zona forse più pregiata dell'acropoli, quella con la vista più aperta e preziosa, tra le case storiche e i problemi ormai atavici. «La situazione è sempre la medesima, siamo alle solite» è lo sfogo di uno dei residenti più attenti della zona, un professionista che da anni denuncia la situazione in quella che dovrebbe essere una bomboniera e invece diventa un ricettacolo di balordi. «È la verità – insiste, raccontando la mappa del degrado in centro - Via Mattioli, le scalette di piazza Piccinino, via delle Prome, in buona parte anche piazza Michelotti, sulle scalette dell'ex clinica di Porta Sole. Qui il venerdì e il sabato siamo tornati al solito delirio. Fatto di eccessi, rumore e tanto alcol». I protagonisti delle notti insonni del fine settimana sono sempre gli stessi: «Ragazzi giovani e meno giovani».
«Siamo tornati al solito casino – insiste il professionista -.