Il ricorso d'urgenza è stato depositato la scorsa settimana e ora si attende che il tribunale di Roma fissi l'udienza. La società che fa capo al gruppo Salini, concessionaria delle piscine dello Stadio, prosegue nell'azione legale verso il gestore, Pds sport & fun per la restituzione dell'impianto sportivo. La struttura è chiusa ormai da più di un mese ma la partita è ancora aperta e si gioca su due fronti: da un lato il braccio di ferro tra concessionario e sub concessionario, dall'altro c'è il sub concessionario che rivendica una serie di crediti nei confronti delle due società sportive a cui, a sua volta, aveva dato in gestione le attività della struttura. L'attenzione degli sportivi, degli iscritti, e degli agonisti, dei dipendenti è puntata sul primo fronte. Dalle decisioni del tribunale di Roma dipende, infatti, la riapertura della struttura. Con tutta probabilità il tribunale di Roma si prenderà qualche settimana in più prima di fissare l'udienza.
“Da parte nostra – dice Alessandro Mastrofini, presidente della Piscine dello Stadio srl – c'è tutta la volontà e l'interesse a riaprire prima possibile la struttura”.Dal canto suo l'attuale sub concessionario, Pds sport&fun, continua a dirsi disponibile a trovare un'intesa con la società romana.
“Siamo disposti a trattare per la riconsegna – dice l’amministratore di Pds Sport&Fun, Luigi Barelli – come abbiamo sempre detto.