Piediluco, la Provincia affida i lavori
di restauro della Rocca

Piediluco, la Provincia affida i lavori di restauro della Rocca
di Umberto Giangiuli
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Venerdì 12 Aprile 2024, 16:21
La progettazione di restauro conservativo e di valorizzazione della rocca di Piediluco è stata assegnata. La Provincia  ha individuato nell’architetto Fabio Pitoni di Labro quale referente del progetto. Sul piatto ci sono 2,6 milioni di euro. Nel documento di indirizzo della Provincia si parla di una doppia fase di intervento con altrettanti lotti funzionanti. La prima fase riguarda il restauro finalizzato alla preservazione e messa in sicurezza del bene al fine di mantenerne lo stato e di permettere comunque l’accesso all’area in sicurezza dei visitatori per poterla restituire alla collettività il bene. La seconda fase, invece, attiene l’ideazione di proposte di fruizione ed utilizzo che tenendo conto anche delle difficoltà di accesso possano comunque consentire una valorizzazione turistica del bene anche considerando la possibilità di inserire contenuti divulgativi coerenti con il territorio circostante e non escludendo l’inserimento di attività di servizio e supporto. Il vecchio maniero, infatti, sta cadendo a pezzi ed è pericoloso per chi si avvicina sotto le sue mura. C’è il pericolo di crolli ed è per tale motivo che la Provincia ha sbarrato il portone con un cancello. Malgrado questo provvedimento, però, c’è ancora chi riesce ad entrare all’interno del maniero per visitarlo. Una volta reso accessibile alle persone si dovrà ragionare sulla sua gestione che, secondo la Provincia « dovrà consentire una valorizzazione turistica del bene anche considerando la possibilità di inserire contenuti divulgativi coerenti con il territorio circostante e non escludendo l’inserimento di attività di servizio e supporto». La priorità per palazzo Bazzani sarà mantenere l’integrità materiale della rocca e di restaurare la sua immagine consolidata nel paesaggio assicurando la conservazione e la protezione dei suoi valori culturali, sia di quelli specifici legati alla sua storia e alla sua tipologia architettonica, sia di quelli legati al suo rapporto con il centro abitato e al paesaggio del lago .L’ultimo intervento di conservazione della rocca avvenne una quindicina di anni fa quando fu utilizzata sabbia di lago per “fermare” il degrado in modo di poter rendere il più possibile la conformità dei materiali di cui è composto il mastodontico manufatto risalente intorno al XIII secolo. La Proloco locale cercò i tutti i modi di potere rendere ancora fruibile l’interno della rocca organizzando in estate il “Baccanale” al lume di torce rendendo gli spazi secondo la tradizione tramandata. Fu un successo senza precedenti con la rappresentazione di Blasco e Belvisio due dei signori che imperarono nel castello. Il manufatto fu acquisito dalla Provincia negli anni Sessanta e già tra il 1989 e il 1995 è stato oggetto di tre interventi di consolidamento e restauro. Nel 1996 i lavori si fermarono per mancanza di fondi e pian piano il maniero è andato in deperimento anche se l’Asm ha illuminato la rocca. Tuttavia il degrado resta.
 
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