Perugia, la Asl1 mette sul piatto i soldi per la Casa della salute a Monteluce: presentata offerta vincolante a Prelios

La presidente Tesei: «Salvata una situazione disperata. Ora decolli la parte operativa». Le mosse di Ater

La messa in sicurezza del cantiere di Monteluce
di Luca Benedetti
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Sabato 6 Gennaio 2024, 08:30
 Se la partita delle Case della salute diventa un passaggio chiave della sanità che verrà, la Casa della salute di Monteluce è la partita più partita di tutte. Da quello che risulta al Il Messaggero, nei giorni scorsi, dalla Asl 1 è partita una lettera a Prelios in cui si conferma la manifestazione d’interesse ad acquistare quanto realizzato nel comparto all’interno del lotto F. Un edificio al grezzo per cui la Asl 1 è pronta a sborsare 307mila euro. La cifra che è pari alla valutazione che nelle scorse settimane all’Agenzia del Demanio ha dato al lotto F ritengo congrua quella cifra.
La lettera è firmata dal direttore generale Nicola Nardella e dal direttore amministrativi Enrico Martelli. In quelle righe non c’è solo la manifestazione di interesse ma anche l’offerta vincolante. Un’offerta che di fronte al sì del gestore del fondo Monteluce potrà arrivare a concretizzare la compravendita entro la fine del mese.
Una svolta importante in cui ha un ruolo, anche sul fronte dell’offerta vincolante di acquisto, anche la Regione che ha seguito con le sue strutture passo passo l’andamento della partita Casa della salute che viene indicata nei documenti e nello scambio di lettere con Prelios come Casa della Comunità di Perugia.
La conferma a Il Messaggero che la Asl 1 si è mossa per chiudere la compravendita con Prelios entro la fine del mese arriva direttamente dalla presidente della giunta regionale, Donatella Tesei. La Regione ha evitato il default del fondo Monteluce e il passo avanti dei giorni scorsi diventa una svolta.
«Il salvataggio risanamento e rilancio del Comparto Monteluce-spiega la governatrice raggiunta al telefono- e quindi dello strategico quartiere è un lungo e complesso percorso. Siamo partiti quattro anni fa da una situazione disperata, siamo riusciti a salvare il comparto e ora stiamo lavorando per permettere il suo completo rilancio. Nel mezzo di questa maratona abbiamo raggiunto una serie di fondamentali tappe. Le ultime due, di questi giorni, posso confermare riguardano il parere di congruità arrivato dal Demanio e il conseguente impegno vincolante della Asl 1 in merito all’acquisizione dell’immobile per la realizzazione della Casa della Salute a Monteluce. Nel frattempo, anche Ater sta terminando le procedure per l’acquisizione del lotto di suo interesse. La parte pubblica, dunque, sta adempiendo a quanto necessario e sta mantenendo gli impegni presi».
La Regione non si ferma a questo. E rilancia la richiesta al gestore del fondo per aprire la parte operativa. Una richiesta che arriva anche da chi vive nel quartiere di Monteluce e sta aspettando la svolta operativa. 
«In questi giorni-dice ancora la presidente Tesei al Messaggero- solleciterò nuovamente il gestore del Fondo, Prelios, a terminare la fase amministrativo del piano di sviluppo e dar luogo a quella operativa in tempi brevi. Quello di Monteluce è uno dei primi e più articolati dossier che abbiamo affrontato riuscendo, nel tempo, ad aggiungere tessere dopo tessere ad un puzzle che era estremamente delicato e intricato e che da quattro anni a questa parte vede susseguirsi solo notizie positive». Il piano di Prelios prevede di chiudere l’operazione Monteluce nel 2028.
Con l’acquisto del lotto F (l’ex padiglione E del vecchio policlinico) la Regione potrà investire i fondi del Pnrr sanità, 5,7 milioni di euro, che, in attesa che si concretizzasse il salvataggio del Fondo Monteluce era stati appostati per una sorta di intervento gemello all’ex distretto di via XIV Settembre. Ma anche sul vecchio e decrepito distretto c’è un piano di intervento. Arriverà, con l ristrutturazione, il Cot. Cioè la Centrale operativa territoriale che gestirà gli interventi sanitari sul territorio.
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