Perugia, in Comune avanza il piano assunzioni: servono 52 fra tecnici e vigili urbani

Perugia, in Comune avanza il piano assunzioni: servono 52 fra tecnici e vigili urbani
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Sabato 8 Aprile 2023, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 10:00

PERUGIA - Sono cinquantadue le assunzioni che il Comune punta a fare per il 2023. Il dato è emerso ieri in commissione Bilancio di palazzo dei Priori, dove è iniziato il dibattito sul bilancio di previsione 2023-25 e sugli atti collegati. Riguardo le assunzioni, seguendo le indicazioni del piano triennale di fabbisogno del personale, quelle previste riguardano vari profili professionali. Come ricordato in commissione, si stanno intanto svolgendo i concorsi per istruttore amministrativo contabile, categoria C (con un totale di 1600 domande), per istruttore direttivo economico-finanziario e per archivista informatico. Nel corso dell’anno, è stato sottolineato, ci seguiranno altri concorsi. «Il reclutamento – è emerso - è difficoltoso per il fenomeno, inedito per tutta la pubblica amministrazione, delle rinunce da parte degli idonei». Chiudendo il fronte del personale, la dirigente dell’unità operativa Risorse umane ha spiegato che « nel 2023-2025 si stimano al momento 120 uscite».

Capitolo aliquote e Imu. L’assessore al Bilancio Cristina Bertinelli ha proposto di confermare «aliquote e detrazioni dell’Imposta municipale propria stabilite per l’anno di imposta 2022». Su questo punto Erika Borghesi (Pd) ha detto che «le aliquote sono da tempo stabilizzate al massimo» e servirebbe un cambio per «la categoria catastale D che racchiude una varietà di tipologie e l’aliquota andrebbe diversificata». Entrando nel merito del bilancio di previsione, Bertinelli dopo una introduzione generale ha spiegato che «anche quest’anno il bilancio è stato chiuso con difficoltà perché le risorse sono sempre più contingentate».

Il problema maggiore «è rappresentato dalle spese energetiche e dalla difficoltà di fare previsioni sull’evoluzione dei costi in questo settore». La fetta è pesante: + 3,5 milioni rispetto al 2021. L’incremento dei costi «è stato fronteggiato essenzialmente con risorse di bilancio dell’ente», ha poi aggiunto ricordando la riduzione del fondo compensativo per il caro energia che c’è stata nel tempo. Nel quadro delle entrate, spicca la tabella delle entrate tributarie. In particolare, le previsioni dell’Imu, della Tari e dell’imposta di soggiorno tengono conto della stima del recupero dell’evasione. In particolare «si stima un recupero di evasione Imu per un importo complessivo di 5 milioni (per il 2023), valore prudenzialmente inferiore ai risultati conseguiti nell’anno precedente». Per la Tari si stima un recupero di evasione di 700mila euro e per gli altri tributi si stima un recupero di circa 360mila euro.

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