Orvieto, spacciano un chilo a minorenni: nei guai sette under 18 orvietani

Chiuse le indagini dell'operazione Riccio

Orvieto, spacciano un chilo a minorenni: nei guai sette under 18 orvietani
di Nicoletta Gigli
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Sabato 30 Settembre 2023, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 09:30

ORVIETO - In meno di un anno sono riusciti a piazzare nell’orvietano più di un chilo di droga, soprattutto hascisc ma anche cocaina. Oltre 620 le cessioni di droga documentate dagli investigatori dell’arma.

I sette pusher tutti orvietani e all'epoca tutti minorenni, aspettavano i clienti coetanei all’uscita da scuola o li ricevevano direttamente a casa.

A fine luglio i carabinieri di Orvieto, al termine della delicata indagine, eseguirono otto misure nei confronti degli otto giovanissimi d’origine dominicana, nordafricana e romena. Per l’indagine Riccio scattarono due arresti,  tre divieti di dimora a Orvieto e altrettanti obblighi di firma alla polizia giudiziaria.

In queste ore i carabinieri della compagnia di Orvieto hanno notificato ai sette altri giovani  la chiusura delle indagini preliminari. L’ipotesi di reato contestata è la detenzione a fini di spaccio di stupefacenti.

Per gli investigatori, coordinati dalla procura di Terni «la complessa attività d’indagine ha consentito di accertare come il sodalizio criminale gestisse lo spaccio di stupefacenti nei territori dell’orvietano, sino a divenire un punto di riferimento dei consumatori dell’intera zona, tra i quali numerosi minorenni. L’indagine ha permesso di ricostruire come, tra il mese di aprile 2022 e il mese di marzo 2023, gli indagati abbiano effettuato 626 cessioni di sostanza stupefacente, di cui una di cocaina corrispondente a tre grammi, e 625 di hashish, per un totale di oltre un chilo di sostanza ceduta. Un controvalore di ben10mila euro».

Luogo di spaccio preferito dai baby pusher era l’abitazione dove alcuni di loro dimoravano e dove furono rintracciati all’alba del 26 luglio durante l’esecuzione delle misure. Quel giorno, durante le perquisizioni svolte a carico di alcuni degli indagati, furono trovati e sequestrati altri venticinque grammi di hascisc. Durante le complesse indagini che hanno preceduto il blitz di fine luglio, gli investigatori dell’arma sono riusciti a mettere insieme numerose prove nei confronti del gruppo di spacciatori che, per l’accusa sostenuta dalla procura, gestivano una buona fetta del mercato orvietano. Questo grazie ai ripetuti sequestri di droga, ai pedinamenti e alle analisi dei tabulati telefonici.

La procura presso il tribunale dei minori di Perugia, chiudendo le indagini preliminari, ha contestato ora ai sette ragazzi orvietani ben trentuno capi di imputazione. Nella gran parte dei casi viene contestata anche l’aggravante di aver ceduto droga ad altri minorenni anche di fronte agli istituti scolastici dell’orvietano.

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