«Solo meno tasse, nessuna evasione»: la difesa del super consulente che ha beffato il fisco Usa

«Solo meno tasse, nessuna evasione»: la difesa del super consulente che ha beffato il fisco Usa
di Enzo Beretta
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Giovedì 27 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:04
Gli avvocati Vincenzo Maccarone e Ivo Fagiolari impegnati nella difesa dell’olandese Frank Butselaar, il consulente di due super deejay considerato una sorta di genio dell’evasione fiscale, arrestato nei mesi scorsi a Valfabbrica, si oppongono alla richiesta di estradizione negli Stati Uniti. In una memoria di 17 pagine si legge: «Prima dell’arresto il nostro cliente è rimasto in Olanda per quasi cinque mesi senza essere attinto da nessun provvedimento restrittivo, eseguito, poi, in Italia, solo un giorno dopo il suo arrivo. È verosimile che il governo Usa abbia atteso l’arrivo in Italia di Butselaar per cercare di ottenere ciò che non avrebbe potuto attraverso una domanda all'Olanda». Spiegano i legali: «Ciò che per la legge statunitense è un’associazione a delinquere per la legge italiana è o può anche essere una mera ipotesi concorsuale». E ancora: «Le società a Cipro non erano fittizie e i trust fiduciari con diversi beneficiari sono strumenti assolutamente leciti. Il primo punto di riflessione da parte della Corte è quello di valutare la natura illecita o lecita di operazioni, astrattamente consentite, ma che gli Usa - il cui atteggiamento sui presunti evasori è notoriamente e storicamente molto più rigido che su altri presunti colpevoli - ritengono, per il preteso incasso di imposte, di rilevanza penale». Nell'attività di consulenza svolta per i deejay non c'è stato nulla di illegale secondo la difesa ma «solo l’utilizzo di strumenti leciti finalizzati a rendere meno gravosa la pressione fiscale sul soggetto fisico e non certo una evasione come contestata dall’autorità statunitense».
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