Maturità a Perugia, piace la traccia su Oriana Fallaci. E i maturandi del Mariotti si sono ritrovati alla vigilia sotto la scuola per cantare "Notte prima degli esami"

Maturità al Capitini
di Cristiana Mapelli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Giugno 2023, 10:12

«La sveglia ha suonato alle 6.40 con mia madre che era tesissima. Ora incrociamo le dita». In piazza San Paolo, davanti alla sede centrale del liceo classico Annibale Mariotti sono da poco passate le 8 e Michele Grifonetto, maturando, attende il via a questa maturità 2023 che coinvolge 5671 alunni nella provincia di Perugia. Quella che, dopo il Covid, torna alla “vecchia” formula: tre membri interni, tre esterni e un presidente esterno. Ci sono Matilde, Marika e Sofia con t-shirt bianca e jeans. «Ci hanno detto che indossare qualcosa di bianco – spiegano – porta bene». C’è chi è venuto in giacca e cravatta, chi intorno al braccio ha il casco dello scooter e, tra la folla, compare anche qualche dizionario d’italiano «Oramai è una rarità» spiega uno dei professori delle commissioni. 

L’ATTESA

Come l’hanno passata i maturandi la sera prima? «Insieme – spiega un’altra Matilde, sempre del gruppo – ieri sera 2 ci siamo visti qua davanti alla centrale e insieme abbiamo cantato notte prima degli esami di Antonello Venditti».

Una canzone del 1984 cantata da giovani classe 2005. Stato d’animo quasi all’inizio della prima prova? «Ansia, da ieri – spiega Giacomo - ma anche tanta eccitazione». Dall’ingresso fa capolino il professore di filosofia Luigi Bondi, per l’ultima volta in commissione prima della pensione, per tranquillizzare gli studenti. 

Alle 8.30 i ragazzi vengono distribuiti nelle sei aule fino all’arrivo della chiave elettronica che ha permesso l’apertura dei plichi contenenti le tracce della prova d’italiano. «Questi ragazzi vivono in un mondo ovattato – spiega la professoressa Valeria Floris - , abituati ad avere sempre una seconda opportunità. Qui no: o la va o la spacca». Arrivano anche gli auguri dall’assessore Paola Agabiti che invita i giovani a «vivere le prove che li attendono in questi giorni con la giusta serietà, ma anche con la gioia e l’emozione di aprirsi a nuove esperienze, con la consapevolezza che la formazione, lo studio e la conoscenza in generale, rappresentano i pilastri per diventare bravi professionisti».

LE TRACCE

«Mi sono cimentata nella traccia – spiega Stella all’uscita della prima prova - che presentava la lettera aperta nel 2021 dal mondo accademico all’ex ministro dell’Istruzione Bianchi che invitava a reintrodurre le prove scritte alla maturità durante il periodo della pandemia. È andata bene, nella mia commissione l’ho scelta solo io, ho scritto otto colonne, mi aspettavo qualcosa che si rifacesse al centenario degli esami di stato». 

Tra le più gettonate al liceo classico c’è quella tratta da Oriana Fallacia “Intervista con la storia”, quella il brano “Elogio dell’attesa nell’era di whatsapp” tratto da un testo di marco Belpoliti e, ovviamente, quella che riguarda gli autori Quasimodo e Moravia, nonostante alcune classi non l’avessero svolte nel programma scolastico. 

«Nonostante non sono stati oggetto del programma scolastico – racconta Federico – ho scelto questa traccia perché trattavano temi trasversali a molti altri autori della letteratura che conosco bene. Tracce inaspettate, ma molto piacevoli da svolgere»». Curiosità: in pochi (anche all’istituto Capitini) hanno consegnato il compito prima di mezzogiorno, la maggior parte l’ha fatto al termine delle cinque ore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA