Leolandia Umbria: avanti adagio. Mancano ancora le firme al Ministero dello Sviluppo Economico

Leolandia di Capriate di Bergamo
di Marcello Guerrieri
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Giovedì 2 Maggio 2019, 19:01
La firma finale, quella che sbloccherebbe i finanziamenti, non arriva nonostante le tante aspettative: il cambio di funzionari al vertice del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico, ha rallentato, e sin qui di molto, l’iter della pratica di Leolandia Umbria, il mega parco giochi che dovrebbe sorgere a san Liberato di Narni. Ed è rallentato nonostante che la Regione abbia approvato il documento con quale faceva suo l’accordo di programma con lo stesso Mise e Invitalia, la società tecnica che ha verificato, con successo, la bontà del progetto: il passi della Regione era quasi scontato in quanto la linea di condotto era stata sempre quella e cioè appoggiare il parco; e quindi non aveva sorpreso nessuno. Insomma, manca solo la firma del vicepremier Luigi Di Maio perché tutta parta per davvero, perché il parco si concretizzi. L’approvazione preliminare al progetto, operata da Invitalia e dal Ministero dello Sviluppo Economico era stata rilasciata il primo di febbraio scorso, novanta giorni fa, in un momento che aveva fatto sperare un avvicendamento più veloce dell’iter burocratico; ed è questo, almeno al momento, che sembra essere l’unico vero inciampo in una serie di scalini che il progetto Leolandia Umbria aveva scalato con decisione. La prova che i tempi stringano è data dall’azione di verifica del terreno, una serie di sondaggi, eseguiti con sonde modernissime per capire lo stato del terreno e cominciare ad approntare i progetti degli stabili sia quelli del parco che altri di “servizio” come l’hotel: la società Leolandia Umbria ha anticipato a proprie spese questo tipo di indagine per evitare di perdere tempo e far saltare altre opportunità per un parco che indirizza i propri ricavi in maniera stagionale. E così tutti sono in attesa. D’altra parte Leolandia Umbria ha già allertato, anche se in maniera assolutamente ufficiosa una serie di realtà economiche del territorio con le quali, una volta avviato il tutto, poter avviare delle azioni concordate. Si pensa, tanto per dirne una, all’indotto della Corsa all’Anello con tutto la sua “specializzazione” folcloristica, che farebbe breccia in un parco giochi dove potrebbe essere montata una ricostruzione del mondo medievale insieme a quella classica di Leolandia a Capriate di Bergamo che fa riferimento a personaggi per i più piccini e le loro famiglie, come Bing e Flop    
 
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