GUBBIO - Ci sono altri due candidati a sindaco sulla scena eugubina in vista delle elezioni a giugno. Il centrodestra ha bruscamente sterzato verso Vittorio Fiorucci, mentre dal tavolo del campo largo di centrosinistra è ufficiale la candidatura di Leonardo Nafissi dell'associazione Città Futura destinata a diventare una lista civica. Ora i candidati prospettati sono quattro, ricordando gli annunci di Angelo Baldinelli per Alternativa Popolare di Bandecchi e Francesco della Porta dei comitati ambientalisti.
A sorpresa è arrivata la decisione del centrodestra locale di convergere sul cinquantasettenne bancario Fiorucci, già in campo nel 2019 alle elezioni regionali con la lista Tesei Presidente in cui ha ottenuto 765 preferenze arrivando ottavo. Il suo nome, proposto dalla Lega, è circolato per mesi ma il diretto interessato aveva esternato a fasi alterne l’intenzione di non candidarsi, poi è stato contattato e si è presentato all’incontro dando la propria disponibilità. Oggi è prevista la decisione definitiva nell’incontro previsto a Gubbio dei vertici regionali con i rappresentanti eugubini di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Gubbio Civica. Il clima però è rovente perché la mossa della Lega ha spiazzato gli altri con reazioni a catena che potrebbero emergere oggi al tavolo regionale. Gubbio Civica ha assistito interdetta dopo aver proposto inizialmente proprio Fiorucci, resosi in quel momento indisponibile, per poi puntare su Francesco Pascolini, Filippo Farneti e Andrea Frondizi che però non hanno accettato. Con questo quadro è destinata a naufragare ogni intesa del centrodestra con Rinascimento Eugubino, che ha puntato su Rocco Girlanda, il quale ha sempre pubblicamente dichiarato una sostanziale indisponibilità.
Nel centrosinistra Nafissi ha scelto una lettera al tavolo del campo largo per annunciare la propria candidatura: ha fatto la mossa che scuote le componenti impegnate da settimane nelle trattative per una possibile quanto complicata alleanza. Nafissi spiega le ragioni in questa lettera aperta mettendosi ufficialmente alla testa di Città Futura che gli ha chiesto di candidarsi trovando la sua disponibilità comunicata agli altri componenti del tavolo allargato.
A sinistra oggi si presenta l’associazione «Per i beni comuni. Ambiente, lavoro», che riunisce gli ambientalisti, dal Comitato per la tutela ambientale della conca eugubina a No-Css. Viene ritenuto il preludio a una lista civica che, per ora, ha come candidato a sindaco l’economista Francesco della Porta, il presidente di questa neonata associazione che ha partecipato all’ultimo tavolo del campo largo di centrosinistra ed è corteggiato dal tandem Goracci-Tognoloni e da Città Futura per evitare che gli ambientalisti corrano da soli sottraendo consensi. Lo statuto dell’associazione ideologica prevede la difesa dei cosiddetti beni comuni, quei beni che non sono la somma dei beni individuali - scrivono i promotori - ma beni che vengono prima e dopo i beni privati e quelli pubblici: «L’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, la salute, i boschi, la bellezza dell’arte e del paesaggio, l’ambiente naturale, ma anche la fiducia tra le persone, così come anche internet, i software liberi, le reti comunicative, la qualità del dibattito pubblico, il senso civico di chi paga le tasse, e così via. Dalla loro qualità dipende la qualità della vita, soprattutto per le generazioni future». La presentazione si tiene oggi, alle 17, nella sala Ex refettorio della biblioteca Sperelliana, con un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Gianluca Sannipoli, che sarà aperto dalla relazione dall’economista Luigino Bruni su «La tragedia dei beni comuni. Quali vie di uscita» e proseguirà con un intervento di Della Porta.