Foligno, ex insegnante dona un mese di pensione per realizzare borse di studio

Foligno, ex insegnante dona un mese di pensione per realizzare borse di studio
di Giovanni Camirri
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Giovedì 16 Novembre 2023, 08:34
FOLIGNO - Per il secondo anno consecutivo sono due studentesse le vincitrici della borsa di studio ‘Sunshine scholarship’ istituita nel 2022 dalla professoressa Patrizia Caprelli, ex lettrice di inglese all’Istituto Tecnico Economico Aeronautico ‘F. Scarpellini’ di Foligno. Si chiamano Aurora Beddini Antonelli e Zaira Feniello, diciannovenni entrambe, e sono loro ad aggiudicarsi i mille euro messi in palio dalla lungimirante professoressa di lingua inglese che attraverso la donazione annuale della somma di mille euro, pari a un mese della sua pensione, vuole sostenere nel proprio percorso di studi i neodiplomati capaci e meritevoli della scuola. Studentesse brillanti e motivate, nel cassetto un cento e lode alla maturità e un dieci fisso in lingua inglese, Aurora e Zaira hanno ricevuto dalle mani della docente l’assegno di 1000 euro, 500 euro per ciascuna,, un contributo economico per supportare in maniera sussidiaria le loro esigenze di formazione e istruzione. Aurora, al primo anno di Economia a Perugia, figlia di un operaio e di un’impiegata contabile, ha le idee molto chiare: “Sono sempre stata molto centrata su me stessa, focalizzata sui miei obiettivi, consapevole che nella vita non bisogna perdere tempo”. Il suo successo riflette la sua determinazione, la voglia di farcela fin da quando aveva sei anni. Inglese e economia aziendale, diritto le sue materie preferite. Quanto al sogno nel cassetto confessa: “Vorrei aprire insieme a mio fratello maggiore una società di consulenza di servizi contabili e amministrativi”. Con la somma ricevuta non acquisterà nulla, dice: “Trovo sciocco disperdere il denaro in futilità. Piuttosto lo metterò da parte per comprarmi, da qui a qualche tempo, un’auto che mi permetta maggiore libertà di movimento”. Anche Zaira, iscritta anche lei alla facoltà di Economia & Management dell’Università degli Studi di Perugia, non intende dissipare il denaro ricevuto. “Lo impiegherò per pagarmi un corso di inglese e conseguire la certificazione C1”, dice, immaginando già il suo futuro. “Vorrei lavorare per una multinazionale, per un brand tipo Zara, impegnata in politiche di sostenibilità ed etica d’impresa”. Una scuola meritocratica, quella che ha in mente la professoressa Caprelli: “Intervenire in favore dei giovani talentuosi consente lo sviluppo di una società più armoniosa ed equilibrata”, spiega con semplicità. Poi aggiunge: “No, non credo di far niente di eccezionale. Ritengo che occorra fare ognuno la propria parte e puntare sui giovani, credere in loro”. “La beneficenza fa bene soprattutto a chi la fa”, conclude. La preside dell’istituto Federica Ferretti racconta la fiducia tra la scuola e l’ex lettrice: “Abbiamo percepito da subito la sua caratura morale, la sua estrema generosità. Investire sui giovani e il loro futuro innesca un circolo virtuoso, per cui se si dà fiducia si ottengono dei risultati insperati”. 
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