Falletti, per la Ternana c'è un capitano che ha fatto gavetta

Dieci anni prima l'arrivo a Terni da giovanissimo, ora è una bandiera della squadra e la fascia è sua, punto di riferimento per i tanti giovani: "Ma io mi sento sempre ragazzino"

Falletti, per la Ternana c'è un capitano che ha fatto gavetta
di Paolo Grassi
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 12:27

Un giorno, in un lontano agosto, Cesar Falletti arrivò a Terni dall'Uruguay insieme al suo connazionale Felipe Avenatti. Un ragazzotto spaesato, poco più che ventenne, che non parlava l'italiano. Un inizio faticoso, tante partite in tribuna, tante volte rimasto in panchina. Poi, con gli anni, ha preso fiducia, è maturato, è cresciuto, è migliorato, si è persino rinforzato. Da quell'agosto in cui sbarcò in Italia quel ragazzo poco più che ventenne, sono passati dieci anni esatti. Oggi, Falleti, poco più che trentenne, non solo è bandiera della Ternana ma è anche il capitano. La fascia, l'aveva già indossata altre volte in passato, ma stavolta l'investitura, andati via Marino Defendi e Antonio Palumbo, tocca a lui. Ora è il leader di questo gruppo che fonde giovani e calciatori più esperti. I capelli bianchi non li ha messi. O meglio, li avrebbe pure messi, ma solo perché se li tinge. Lui, però, si sente come un "primo tra i pari", anche se per tanti giovani di questa squadra lui, come gli altri esperti della rosa, può essere un punto di riferimento, un maestro. Sorride e dice: «No, maestro, no. Io, dentro, mi sento ragazzino. Cerco di metterli a loro agio. Sono felice di portare questa fascia. Darò tutto per aiutare questi ragazzi che sono arrivati. Sono giovani, ma sono forti, hanno tanta voglia di fare bene e sono bravi nello spogliatoio a comportarsi da uomini. Noi più grandi dovremo essere da esempio per loro. Anche io sono grande, ma nonostante questo cerco sempre di scherzare con loro e di mettermi a disposizione del gruppo». Un gruppo nel quale quasi sicuramente non accoglierà più l'argentino Valentin Vada, allontanato dal rossoverde dalle sirene russe del Rubin Kazan. Un Falletti rinnovato, non solo nella maturità rispetto a dieci anni fa, ma anche nella condizione fisica e mentale rispetto a dieci mesi fa. L'infortunio al legamento crociato e i guai successivi sono solo brutti ricordi. Lo scorso anno giocava col freno a mano tirato, adesso sembra tornato, nell'intensità, quello di prima. Ora cerca il primo gol stagionale, ma prima di tutto pensa alla Ternana e a una maglia che ama. «Questa piazza - dice - vuole sempre che si faccia bene. E' esigente e noi lo sappiamo. Si va in campo sempre per fare il massimo e onorare la maglia. In queste prime partite si è visto. I risultati non sono arrivati, ma vedrete che arriveranno. Abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo e il campionato è ancora lungo». Ma Falletti ha ancora altre scommesse da giocarsi. Altri traguardi anche personali. Giocando con il Bari ha toccato la sua presenza numero 222 con la maglia della Ternana e agganciato al nono posto Loris Bravetti. Quest'anno è pronto a puntare a diventare uno dei primi cinque più presenti. Con i gol, grazie ai 48 fin qui segnati, è già il terzo marcatore di sempre insieme ad Antonio Cardillo, dietro a due signori di nome Giuseppe Ostromann e Massimo Borgobello. E presto, probabilmente, arriverà pure il prolungamento del contratto.

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