Alla Ternana è in arrivo l'argentino Vada e la legione straniera sale a undici calciatori

Una rosa sempre più poliglotta a disposizione di mister Lucarelli, nove nazionalità estere rappresentate nel gruppo a disposizione del tecnico livornese.

Alla Ternana è in arrivo l'argentino Vada e la legione straniera sale a undici calciatori
di Paolo Grassi
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Martedì 12 Settembre 2023, 00:50

Adesso, c'è anche l'ultimo tassello, l'acquisto del centrocampista svincolato che la Ternana cercava in Spagna. Ma per quanto la pista spagnola fosse giusta, non è iberico, questo calciatore pronto a legarsi con le Fere per un anno, più opzione di rinnovo in caso di salvezza. E' argentino, anche se ha giocato negli ultimi anni sempre nel campionato spagnolo. Ed è anche l'undicesimo straniero nella rosa delle Fere. Valentin Vada, classe 1996, è un centrocampista duttile, capace di giocare nella mediana ma anche sulla trequarti. E' arrivato in Europa da giovanissimo, in Francia, nel Bordeaux e poi nel Saint'Etienne. Poi si è trasferito in Spagna, dove ha vestito le maglie di Almeria, Tenerife e Real Saragozza. E' svincolato dal primo luglio e ieri era atteso a Terni per le visite mediche. E' con lui, dunque, che la multinazionale Ternana 2023-2024 porta a undici il numero di stranieri. Dieci, ai quali si aggiunge il giovane portiere della Primavera spesso aggregato con la prima squadra, vale a dire Robert Ciprian Matei che è rumeno. Dalla Romania, c'è anche il centrocampista Iulius Andrei Marginean. La Romania, così come l'Argentina, è il Paese che si ripete per due volte nella rosa rossoverde, visto che argentini sono Tiago Matias Casasola e, per l'appunto, lo stesso Vada. Le provenienze dei calciatori stranieri sono da due continenti, Europa e Sudamerica. L'Africa, rappresentata lo scorso anno dai senegalesi Mamadou Coulibaly e Mame Ass Ndir, quest'anno non c'è più, come non ci sono giocatori provenienti da America del centro-nord, Oceania e Asia. I paesi europei rappresentati sono sei. Oltre alla Romania di Matei e di Marginean, ci sono pure la Francia di Salim Diakite, la Danimarca di Fredrik Sørensen, la Polonia di Jakub Labojko, la Finlandia di Niklas Pyyhtiä e la Spagna di Txus Alba. Tra l'altro, tre di questi calciatori sono i primi del loro paese d'origine a vestire la maglia della Ternana, visto che nella quasi centenaria storia dei colori rossoverdi non c'erano mai stati altri danesi prima di Sørensen, non c'erano mai stati altri polacchi prima di Labojko e non c'erano mai stati altri finlandesi prima di Pyyhtiä. Il Sudamerica, invece, è rappresentato con tre paesi e quattro calciatori. Oltre ai già citati argentini Casasola e Vada, c'è l'uruguaiano Cesar Falletti e c'è il brasiliano Gabriel Brazão. Undici soldati della legione straniera rossoverde, frutto della rivoluzione di mercato voluta dalla nuova proprietà dl presidente Nicola Guida. E pensare che solo sei anni fa, di questi tempi, sempre con una società nuova, si parlava della Ternana come della squadra che prendeva e faceva giocare, per una scelta ben precisa e immediatamente annunciata, solo calciatori italiani. Le uniche eccezioni erano l'italo-francese Johad Ferretti preso perché aveva passaporto italiano e lo slovacco Martin Valjent ereditato dalla precedente gestione, tra i pochi superstiti della rosa dell'anno prima e riconfermato quasi a furore di popolo, seppure ceduto al Chievo Verona e trattenuto in prestito per una stagione. Come cambiano, le cose.

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