Lo sciopero proseguirà - annunciano ancora i sindacati - finchè non verranno saldate tutte le spettanze arretrate, cioè lo stipendio di febbraio, le quote relative ai fondi Fonchim (previdenza) e Faschim (assistenza sanitaria) a partire dal mese di ottobre, oltre ai contributi.
I sindacati chiedono inoltre l'istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio
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