Sgl abbandona lo sport narnese
al Comune le chiavi degli impianti

Una delle formazioni giovanili della Sgl Carbon
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Sabato 13 Luglio 2013, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 20:34
NARNI - La crisi continua a fare vittime illustri. A Narni cade anche un colosso dello sport: l'Elettrocarbonium. Il team legato allo stabilimento dello Scalo che ha contrassegnato praticamente un'epoca. Gli impianti verranno dati in comodato d’uso gratuito al Comune di Narni: il San Paolo e tutti gli impianti sportivi lungo Via Tuderte non saranno più gestiti dalla polisportiva Sgl Carbon, che abbandona, per scelta della società chimica, ogni attività. Le chiavi sono già in Comune. Dopo tante riunioni alle quali ha partecipato il sindaco Francesco De Rebotti, non hanno sortito effetti.

Così abbandona la società che era stata creata negli anni '80 dal dirigente dell’allora Elettrocarbonium Elio Giulivi, il quale l'aveva coccolata e fatta crescere sino a farla diventare una fucina di atleti di alto lvello ma anche un ottimo sfogo per i ragazzi del territorio: al momento sono almeno seicento le persone tesserate con la società. «Apprezziamo davvero l’offerta della Sgl di donarci in comodato gli impianti - dice Piera Piantoni, assessore allo sport - ma il problema è sempre quello: i soldi. Mica ce li abbiamo per mandare avanti tutte quelle strutture!».

Si potrebbe assistere ad uno “spacchettamento” delle attività, che verrebbero ricomprese in società ternane esistenti. Non così col calcio in quanto la Sgl, per accordi, era il vivaio della Narnese: da un punto di vista tecnico sarà facile cambiare la maglia ai calciatori, circa trecento, che avranno un nuovo cartellino. Diverso invece mantenere il san Paolo, gli spogliatoi, i campi dove si allenano i ragazzini, i magazzini, insomma tutto il complesso. A fare paragoni col San Girolamo ci vorranno almeno centomila euro all’anno, una cifra impensabile, ed alla quale si sommeranno anche le spese di trasporto e di gestione delle squadre che venivano coperte in gran parte dalla società chimica. E la Narnese non ha soldi per mettere le mani anche su quell’impianto.

Carlo Pileri si interessa, da sempre, di basket: «Per adesso continuiamo con la nostra maglia. Che ci fossero problemi lo sapevamo e comunque sarebbe un vero peccato abbandonare una polisportiva di questo tipo con una radicamento così lungo e forte». Perché gli atleti mica sono solo giovanissimi: quelli delle bocce, tanto per dire, non hanno un'età definibile. Ma esempio se ne potrebbero portare per tutte le divisioni dalle bocce, basket, ippica, ciclismo, volley. Tutte hanno una squadra, tutte partecipano almeno ai campionati regionali.

E ora? «Ci servono imprenditori - dice Marco Mercuri, il vicesindaco, che tiene i cordoni della borsa - di soldi non ne abbiamo ma di sicuro quei ragazzi non li lasceremo a piedi e voglio far sapere, a cominciare dai miei colleghi di giunta, che si imporranno scelte e rinuncia ad altre attività, difficili. Per tutti!».



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