Duemila chilometri in sella alla Vespa
Un sogno chiamato Elefantentreffen

Andrea Mattei
di Giovanni Camirri
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Giovedì 6 Febbraio 2014, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 17:18
FOLIGNO - Una missione di vita e una passione. Lo si pu raccontare cos Andrea Mattei, folignate d’adozione, da poche ore rientrato nella citt della Quintana, dopo aver preso parte all’Elefantentreffen, il motoraduno internazionale che dal 1956, sua prima edizione, si svolge alla fine del mese di gennaio, per una durata di tre giorni, in diverse localit dell'Europa centrale (Germania, Austria). Dal 1989, il luogo di ritrovo fissato in Germania, precisamente nella foresta di Loh Thurmansbang-Solla, ad una sessantina di chilometri da Passau.



Il folignate d’adozione, divenuto tale grazie alla sua missione di vita (è capitano dei carabinieri e comanda la compagnia di Foligno) in sella alla sua fidatissima Vespa P 200 E, nei giorni scorsi è partito alla volta di Solla, in Germania a 180 chilometri a nord di Monaco, per partecipare, appunto, all’Elefantentreffen. E lo ha fatto percorrendo in solitaria, tra andata e ritorno, 2.200 chilometri, consumando 110 litri di carburante 3 chilogrammi d’olio. Ad accoglierlo, al rientro a casa, c’erano gli amici di sempre che hanno dato vita ad un piccolo comitato di bentornato. Un'esperienza, la prima per il vespista partito da Foligno, che, stando a quanto racconta chi gli è vicino, verrà ripetuta anche nei prossimi anni. Un racconto di viaggio che parte dalla velocità di crociera variabile tra i 70 e gli 80 chilometri orari, che ha permesso di poter coprire la grande distanza tra Foligno e Solla in totale sicurezza. Il tratto più complesso è stato in territorio tedesco con una strada che per 180 chilometri procede in rettilineo. Alla fine il vespista Mattei ce l'ha fatta e all’arrivo a Solla è stato accolto da una vera e propria ovazione in forza della lunghissima distanza percorsa in sella ad un mezzo che, per quel tragitto, sarebbe stato scelto da pochi. Nessun tentennamento, invece, da parte di Mattei che s’è meritato il titolo di «temerario». Fondamentale, oltre alla preparazione del mezzo, e allo studio quasi maniacale delle carte stradali, è risultata la scelta degli pneumatici giusti, montati alla partenza, e ancora pienamente funzionanti all’arrivo. Condotto in porto questo obiettivo, Mattei è già al lavoro per definire le strategie per la prossima sfida internazionale. Insomma, per dirla con John Belushi «quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare».

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