Perugia, «Dorme in servizio»: indagine su un dipendente del Comune

La foto che ha fatto scattare l'indagine interna del Comune di Perugia
di Luca Benedetti
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Sabato 9 Settembre 2017, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 19:14
La foto del dipendente comunale che dorme nella Panda griffata Comune di Perugia ha fatto per un po’ il giro del web. Ed è finita nel posto più logico, ma più pesante: a palazzo dei Priori. E così il ragionevole dubbio che fosse un gioco dal Facebook cade con l’intervento del vice sindaco e assessore al personale, Urbano Barelli, che annuncia l’accertamento interno.
«Confermo- spiega Barelli al telefono al Messaggero - che abbiamo ricevuto la segnalazione di un cittadino. E confermo anche che stiamo facendo accertamenti. Verificheremo, valuteremo. Niente caccia alle streghe, ma dobbiamo tutelare la stragrande maggioranza dei dipendenti che lavorano sodo e anche i cittadini utenti che quando si rivolgono in Comune devono sapere di poter trovare il massimo della disponibilità e dell’efficienza nel servizio».
Messaggio chiaro della giunta di centrodestra con spruzzata di civici che si trova per la prima volta a dover fare i conti con una grana di questo tipo. La storia dice che le giunte Locchi e Boccali avevano dovuto affrontare situazioni incresciose per il comportamento di qualche dipendente.
La foto sarebbe stata scattata in una zona non centrale della città. Si vede chiaramente il dipendente con il berrettino scuro calato sul volto, il braccio sinistro appoggiato al finestrino abbassato nella vecchia Panda bianca. Insomma il pisolino in servizio. L’auto è parcheggiata all’ombra,ma con le ruote sul marciapiede. Cioè, oltre allo strano caso documentato del sospetto pisolino, c’è anche l’infrazione. Visto che non ci sono esigenze di servizio che possano far lasciare l’auto in sosta in quel modo.
Quanto sarà durato il presunto pisolino? Non è quello il problema. Il nodo è che l’immagine sembra non lasciare dubbi ad equivoci rispetto a un atteggiamento non consono su un posto di lavoro.Men che meno di un dipendente pubblico che va in giro con l’auto di servizio con la scritta “Comune di Perugia”. Per carità, tutti sono innocenti fino a prova contraria, ma la foto sembra lasciare poco margine di manovra a una interpretazione diversa rispetto a quella del pisolino. Ecco perché, come ha detto il vice sindaco Barelli, palazzo dei Priori ha avviato un’indagine interna. Per capire, per tutelare il buon nome dell’Ente, di chi lavora e anche del cittadino che si rivolge nella casa di tutti e vuol servizi inappuntabili.
Certo è che quella foto ha fatto anche il giro delle scrivanie del quasi milleduecento dipendenti di palazzo dei Priori. E ha fatto rumore.Non certo come l’inchiesta interna.
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