Perugia, diciassette milioni di fatture false. «Così i manager evadevano l’Iva»

Perugia, diciassette milioni di fatture false. «Così i manager evadevano l’Iva»
di Enzo Beretta
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Martedì 7 Marzo 2023, 07:28
Più di 17 milioni di euro di false fatture sono al centro delle contestazioni penali mosse a vario titolo dalla Procura della Repubblica di Perugia a sei persone, legali rappresentanti di consorzi e società della provincia. Operazioni soggettivamente inesistenti - sostengono i pubblici ministeri - per evadere l’Iva. Sul banco degli imputati ci sono sei uomini contro i quali il pm Gianpaolo Mocetti ha chiesto il giudizio. Tra le persone offese viene indicata la Direzione provinciale di Perugia dell’Agenzia delle Entrate. I fatti contestati si riferiscono al periodo che va dal 2016 al 2018. L'operazione più imponente sarebbero stata commessa da un romano di 85 anni, già legale rappresentante del Consorzio Romeo di Perugia: «Al fine di evadere l’imposta sul valore aggiunto per 1,6 milioni - si legge negli atti dell’accusa - indicava nelle dichiarazioni per l’anno 2016 (Modello Iva 2017) operazioni fittizie passive per un importo complessivo di 9 milioni derivato da fatture relative a operazioni soggettivamente inesistenti». Nel mirino della magistratura anche operazioni finanziarie consistenti portate avanti da un 73enne di Frascati, legale rappresentante di quattro società di capitali con sede a Perugia, al quale vengono contestate operazioni fittizie per un totale di circa sette milioni di euro. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Cinzia Corbelli, Francesco Falcinelli, Giampaolo Balzarelli, Roberta Ercolani, Donatella Frisullo e Lucia Simona Fratini.
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