Coronavirus, contagi in frenata ma sale il dato aggregato dei sintomatici

Coronavirus, contagi in frenata ma sale il dato aggregato dei sintomatici
di Fabio Nucci
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Mercoledì 11 Novembre 2020, 08:00

PERUGIA - Nella giornata record per tamponi effettuati, si avverte un timido allentamento nella crescita della curva del contagio. A fronte di 5.246 esami processati, sono stati scoperti 485 nuovi casi, con un tasso di positività del 9,25%, tra i più bassi dell’ultimo mese. In discesa, come emerge dall’ultimo monitoraggio della cabina di regia, i focolai attivi passati da 283 a 263, mentre viene considerato alto il rischio di escalation su ricoveri e rianimazioni. Nonostante i tanti guariti, continua a crescere l’incidenza sulla popolazione dei casi attivi, ad Assisi, Bastia Umbra e Perugia.
Si continuano purtroppo a contare le vittime, ieri altre 9: una di fuori regione, le altre otto residenti in altrettanti comuni: Assisi, Perugia, Todi, Marsciano, Montefalco, Foligno, Castiglione del Lago e Città di Castello, dove ha perso la vita una tifernate di 82 anni ricoverata nell’ospedale locale. A questi, si aggiunge il primo decesso di un cittadino di Gualdo Tadino, un paziente di 78 anni ricoverato a Foligno. Il decesso di Perugia, è il primo di un religioso nella diocesi: si tratta di monsignor Gustavo Coletti, per mezzo secolo parroco di Ponte Pattoli. Il sacerdote ha perso la vita nella notte tra lunedì e martedì, al Santa Maria della Misericordia. Il totale settimanale è di 64 morti, con una crescita – rispetto al totale di sette giorni fa, del 39,2% che resta la più alta d’Italia. Resta contenuto il tasso di letalità del virus, pari all’1,3%, il secondo più basso d’Italia dopo la Campania.
Che la crescita dei contagi stia lievemente frenando, lo conferma il fatto che per incremento settimanale, pari al 36,1%, l’Umbria è ora la quinta regione d’Italia, scavalcata dalla Calabria dove il virus sta correndo più veloce. Quanto a casi totali, il rallentamento degli ultimi due giorni ha fatto scivolare di un posto il Cuore verde che con 15.738 positivi totali è ora 13° dietro l’Abruzzo, tornato davanti. Quanto alla tipologia dei nuovi casi, si sta stabilizzando il numero dei positivi scoperti da screening e contact-tracing, il cui dato aggregato settimanale è cresciuto di appena 54 casi (+1,8%). In crescita, del 63% sempre considerando il dato aggregato settimanale, le infezioni scoperte da sospetto diagnostico che rappresentano il 21,3% del totale.
Tornando agli indicatori della cabina di regia nazionale, all’origine della transizione della regione da fascia gialla ad arancione, nella Dimensione 2 (classificazione della trasmissione e impatto) viene indicato un trend settimanale dei contagi in crescita, mentre si sono ridotti i focolai attivi, ora 263 (-20), ma cresce – da 95 a 105 - il numero di quelli considerati “di trasmissione”. Pesa la probabilità di un’escalation su ricoveri e terapie intensive che nei prossimi 30 giorni viene indicata superiore al 50%. La classificazione del rischio è passata quindi da moderata a alta: “sovraccarico in terapia intensiva ed evidenza di un nuovo focolaio in Rsa”. Non emergono particolari alert nel capitolo “capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti”. In crescita e sopra-soglia, gli indicatori di processo sulla capacità di monitoraggio. A proposito, è entrata in vigore l’ordinanza regionale che di fatto elimina l’emissione da parte dei sindaci delle ordinanze contumaciali: passaggio che si completa con la documentazione inviata delle Asl di riferimento.
Lo scatto dei guariti, 328 nell’ultima giornata, ha stabilizzato il numero dei comuni con più di 10 casi attivi ogni mille abitanti: sono sempre 29.

Alviano e Sant’Anatolia sono sopra 20, mentre cresce l’incidenza ad Assisi (17,7), Bastia (16,5) e Perugia (14,2).

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