PERUGIA - Un orco con la faccia da animatore. E una vacanza che si trasforma nell'incubo peggiore, quello di una bambina di appena sei anni costretta a subire violenza sessuale da un adulto. Succede al Trasimeno, e in particolare nella zona di Magione. I fatti risalgono allo scorso agosto, e dopo due mesi di indagini l'uomo è stato arrestato e inchiodato alle sue gravissime responsabilità
Nella giornata di lunedì 30 ottobre, rende noto la Procura della Repubblica di Perugia, i carabinieri della stazione di Magione hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal Gip su richiesta della stessa Procura nei confronti di un 33enne di origini marchigiane, con precedenti e ritenuto presunto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata nei confronti di minore degli anni diciotto e detenzione di materiale pedopomografico.
Nello scorso mese di agosto il 33enne, mentre lavorava come animatore in una struttura ricettiva nel comune di Magione, approfittando di una pausa lavorativa, avrebbe compiuto atti sessuali nei confronti della bimba, che si trovava in vacanza con la propria famiglia.
«Alla luce degli elementi e condividendo il quadro indiziario prospettato da questo ufficio il Gip - ha scritto il procuratore capo Raffaele Cantone in una nota - "ritenendo elevatissimo, attuale e concreto il pericolo di specifica reiterazione criminosa, avuto riguardo alla specifica modalità e circostanza dei fatti - connotati da inquietante spregiudicatezza e totale assenza di freni inibitori nel sottoporre ad atti sessuali minori in tenerissima età — ed alla negativa personalità dell'indagato, gravato da precedente specifico e da uno stato mentale patologico che lo rende del tutto arrendevole alla devianza sessuale pedofilia di cui è portatore"" ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo elettronico».