Terni. A 82 anni sventa truffa del falso avvocato

Terni. A 82 anni sventa truffa del falso avvocato
di Monica Di Lecce
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Giugno 2023, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 09:32

TERNI Tentano di truffarla con la storia del finto incidente ma lei non ci casca. E' accaduto ieri mattina a una donna di 82 anni. La signora ha ricevuto una chiamata sul telefono fisso di casa nella quale l'interlocutore qualificandosi come un carabiniere le chiedeva se in mattinata avesse sentito il figlio. Prima però, forse per sincerarsi che la donna fosse sola in casa, le ha chiesto del marito. Dopo aver risposto di non aver parlato con il figlio, l'interlocutore ha spiegato all'anziana che questo, poco prima, aveva avuto un incidente stradale. Non si sarebbe fermato al semaforo rosso e avrebbe investito una donna che attraversava la strada con un bambino. L'anziana non si è scomposta. A quel punto il finto carabiniere le ha detto che per questa faccenda il figlio doveva chiamare l'avvocato e ha invitato la donna a prendere carta e penna per annotarsi il numero del legale. La signora ha avuto la freddezza di dire che avrebbe sentito sua figlia che, contemporaneamente, ha chiamato con il cellulare. Quando ha finito di parlare con la figlia, il presunto carabiniere, lasciato in attesa sul telefono fisso, aveva riagganciato. Nel frattempo la figlia aveva contattato suo fratello appurando che non aveva avuto nessun incidente. L'anziana, dopo aver realizzato di aver scampato il pericolo di essere raggirata, è rimasta molto scossa dal fatto che la persona che l'ha contattata sapesse dei particolari della sua famiglia e, in un certo senso, si è sentita "spiata". Tra l'altro non era la prima volta che provavano a raggirarla. Qualche mese fa, infatti, un giovane l'aveva chiamata spacciandosi per il nipote e le aveva detto che doveva arrivare un pacco a suo nome e che aveva necessità, visto che i genitori lavoravano e non erano in casa, di farlo arrivare proprio dalla nonna. Questa alla consegna avrebbe dovuto pagare al corriere 500 euro. In quel caso il suo interlocutore si era presentato con il nome effettivo del nipote. Anche in quella circostanza la donna non è caduta nel tranello perché, conoscendo bene le abitudini di suo nipote e anche il modo di rapportarsi con lei, non lo ha riconosciuto, ma si è affrettata a dire che non avrebbe accettato alcuna consegna. Con tutta probabilità le raccomandazioni che i due figli della donna le stanno facendo quotidianamente, anche sulla scorta dei consigli delle forze dell'ordine e dei numerosi episodi di truffa che si sono consumati in città ai danni degli anziani, devono aver sortito i loro effetti. «Non capisco commenta però la donna come sia possibile che queste persone conoscano diversi particolari della mia vita e della mia famiglia. Mi hanno contattato proprio nel momento in cui sono rimasta sola in casa, dopo che una mia amica era appena uscita. Questa cosa mi fa temere che l'interlocutore fosse fuori casa. Per fortuna, sono riuscita a mantenere il sangue freddo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA