«I risultati di Voyager - ha aggiunto - hanno reso Giove e Saturno dei mondi tumultuosi, hanno trasformato le loro lune da punti deboli a luoghi caratteristici, ci hanno anche dato i primi scorci da vicino di Urano e Nettuno». I ricercatori aspettano quindi con ansia che Voyager «trasformi i modelli attuali dello spazio oltre il nostro Sole, nelle prime osservazioni dallo spazio interstellare». Voyager 2 è diventata la sonda più longeva il 13 agosto 2012, battendo il record del Pioneer 6. Quest'ultimo è stato lanciato il 16 dicembre 1965 ed ha inviato il suo ultimo segnale al Deep Space Network della Nasa l'8 dicembre 2000. Gli scienziati del gruppo di Voyager stanno analizzando i dati sulla direzione del campo magnetico, che a loro avviso cambierà con l'entrata nello spazio interstellare. Tra le scoperte più importanti di Voyager 2 ci sono la corrente a getto nella regione polare del Nord di Saturno, i poli magnetici di Urano e Nettuno ed i geyser su Tritone, la luna congelata di Nettuno. Anche se lanciato successivamente, Voyager 1 ha raggiunto Giove e Saturno prima del Voyager 2, osservando per la prima volta i vulcani della luna di Giove, il particolare anello più esterno di Saturno e l'offuscata e profonda atmosfera della luna di Saturno, Titano. Voyager 1 ha anche «scattato» l'ultima immagine della missione: il famoso ritratto di famiglia del Sistema Solare che ha mostrato la nostra Terra come un pallido puntino blu.
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