Asteroide sfiora la Terra: 2016Q2A passa a soli 85 mila km

Asteroide sfiora la Terra: 2016Q2A passa a soli 85 mila km
di Enzo Vitale
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Lunedì 29 Agosto 2016, 20:14 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 00:01
Solo 85 mila chilometri, il 20 per cento della distanza Terra-Luna. Stavolta un piccolo asteroide ci ha “sfiorati” davvero. Il suo nome in codice è 2016Q2A e ci è venuto a trovare nella notte tra sabato 27 e domenica 28. Si tratta di un oggetto di alcune decine di metri ma, seppur piccolo, muovendosi a velocità di alcuni chilometri al secondo, in caso di impatto, avrebbe potuto provocare un impatto devastante sulla superficie terrestre.
Di lui non si aveva nessuna traccia, a scoprirlo è stato un osservatorio amatoriale del Brasile. Più precisamente dal telescopio SoNEAR, che controlla i nostri cieli proprio alla ricerca, identificazione e il tracciamento di piccoli  asteroidi.
Ill momento del perigeo, ovvero il punto più vicino della sua orbita al nostro pianeta, c'è stato alle 3,24 ora italiana di domenica scorsa e, come detto, è stato molto ravvicinato, il più ravvicinato degli ultimi anni: solo 85 mila chilometri.


(L'asteroide fotografato in Italia dal Virtual Telescope di Gianluca Masi)

PARLA L'ESPERTA
«Nell’ambito del nostro programma osservativo sui NEA (Near-Earth asteroids), consultando la pagina del Minor Planet Center dell’Unione astronomica internazionale sugli oggetti da confermare, abbiamo visto questo asteroide di magnitudine 14 che avremmo potuto osservare tranquillamente anche noi -ha detto Maura Tombelli, responsabile del gruppo astrofili Montelupo (un osservatorio che si trova a Montelupo Fiorentino, a 7 km da Empoli, in provincia di Firenze)-. Solo che era nell’emisfero sud, allora abbiamo attivato il telescopio remoto MPC Q62 a Siding Spring, in Australia, a cui abbiamo possibilità di accedere e con il quale, appunto, abbiamo confermato l’asteroide 2016 QA2». «E' un sasso di qualche decina di metri che -continua l'esperta-, se ci avesse preso, sarebbe stato non dico devastante, però dove cascava sicuramente faceva dei danni. Le misure effettuate serviranno per determinarne l’orbita precisa, per vedere se questo asteroide sarà pericoloso nel futuro».

C'E' CHI VEGLIA SU DI NOI
A vegliare su di noi, a parte il prezioso contributo degli astrofili, c'è anche una rete internazionale che vede la partecipazione attiva degli scienziati dell’Inaf. Dal telescopio Schmidt di Campo Imperatore, ad esempio, vengono effettuate scansioni sistematiche del cielo. Ogni volta che si individua un oggetto minore viene segnalato al Minor Planet Center di Cambridge in Usa, il centro mondiale dove vengono elaborate le orbite e i potenziali allarmi. In Europa siamo leader. La stazione osservativa dell’Osservatorio di Roma, infatti, è quella più prolifica. In pochi anni di attività ha scoperto 1.600 nuovi asteroidi di cui 6 Neo (Near earth objects).

(I prosimi asteroidi  che transiteranno dalle nostre parti)

GLI SCENARI
Ma cosa potrebbe accadere in caso di impatto? Secondo la Nasa un corpo celeste con 5 chilometri di diametro potrebbe scatenare (se impattasse con l’Oceano) una gigantesca onda distruggendo insediamenti costieri e causando milioni di morti. Se impattasse sul suolo, invece, potrebbe cancellare l’intera Europa e sollevare una tale quantità di polvere che modificherebbe il clima, dando origine ad una mini era glaciale.
Il 30 giugno 1908 un oggetto di circa 50 metri di diametro cadde in Siberia. Devastò un’area di oltre 2.000 chilometri quadrati. Ogni paragone è superfluo. Più recentemente, nel 2013, un oggetto di dimensioni stimate intorno ai 15 metri ha colpito la regione di Čeljabinsk, sempre in Siberia. Anche in questo caso l’esplosione è stata estremamente violenta con decine di feriti. Quello che ci ha sfiorati lo scorso 28 agosto, invece, trattandosi non proprio di un sassolino, ma di un oggetto con un diametro di circa 40 metri, se fosse impattato su una città avrebbe causato migliaia, forse milioni di morti. Alla stregua di una bomba atomica.
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