Super Luna, stasera è da record: sarà grandissima

La superluna sul Messaggero (foto Maddalena Giordano)
di Enzo Vitale
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Lunedì 14 Novembre 2016, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 00:02

Il 26 gennaio 1948 si avvicinò al nostro pianeta ad una distanza di “appena” 356.461 km, mentre questa sera il record di vicinanza verrà sfiorato. I chilometri in più saranno appena 50, per la precisione 356.511. Ma il record vero e proprio si avrà solamente tra 16 anni, ovvero il 25 Novembre del 2034, quando il nostro satellite naturale sarà ancora più vicino: solamente 356.445 chilometri.
 

 


E' la notte della Super Luna, una notte magica, cielo permettendo. Il disco lunare sarà più grande del 14 per cento e più luminoso del 30 rispetto all'apogeo, la massima distanza dalla Terra, ovvero oltre 406 mila chilometri.
Quello che va in scena questa sera è uno spettacolo celeste che non si verifica da ben 68 anni.

ECCO PERCHÉ LA LUNA CAMBIA COLORE
Bianca, rossa, rosa, blu ma anche gialla. Sono i colori che a volte assume il nostro satellite naturale. Luna di fragola, ad esempio, è un fenomeno che si presenta una volta l'anno e in genere avviene all'inizio dell'estate. Poi a febbraio spazio alla Luna bianca, mentre a luglio potrebbe apparirci anche una Luna giallastro-arancione. Ma che origini hanno questi fenomeni? Perché si chiamano così? Quali le cause che originano tali eventi?

LA SPIEGAZIONE ASTRONOMICA
Dal punto di vista scientifico la spiegazione è molto semplice. La particolare colorazione è infatti dovuta alla luce rifratta dall’atmosfera terrestre che, come un prisma, scompone le frequenze luminose, facendo passare solamente, come nel caso dello scorso 2 giugno 2015, un colore rosso tenue, il rosa appunto. Per i più esigenti va detto che il riferimento è il cosiddetto Scattering di Rayleigh, dal nome del fisico britannico, Premio Nobel, John William Strutt Rayleigh, che studiò il fenomeno della diffusione della luce.

LA SPIEGAZIONE ANTROPOLOGICA
La Luna, da secoli, per non dire da millenni, ha sempre segnato i tempi delle attività umane. Per tali motivi per ogni mese dell'anno, i nostri antenati le hanno affibiato un particolare appellativo. I nomi, per la maggior parte dei casi, derivano dai nativi americani ma per numerosi popoli, la Luna, è servita a misurare il tempo. Per gli Indiani d’America, dunque, come per gli Ebrei, il calendario segna l’inizio del mese a ogni novilunio. Le tradizioni, in seguito, furono raccolte anche dai coloni europei che hanno poi aggiunto i colori del nostro satellite.

LA LUNA IN TUTTE LE SALSE
Questi i mesi più significativi. 

Gennaio, la Luna piena del lupo perchè tra le nevi fredde e profonde del pieno inverno, i branchi di lupi famelici ululavano fuori dai villaggi indiani.

Febbraio, Luna piena bianca perchè la maggior parte delle nevicate accadeva di solito proprio in questo mese.

Marzo, la Calda Luna piena. In questo caso trattasi di una questione climatica in quanto a fine marzo la temperatura iniziava a scaldare la terra annunciando il ritorno dei pettirossi. A marzo anche la Luna dei corvi in quanro i pellerossa, quando ascoltavano il gracchiare dei corvi, ne indicavano la fine dell'inverno.

Giugno, la Luna di fragola. Questo nome era universale per ogni tribù Algonquin. Mentre in Europa la chiamavano Luna rosa soprattutto perchè la breve raccolta delle fragole avviene proprio a giugno. Da qui il nome Luna di fragole.

Settembre, la Luna del raccolto. Il periodo segnava quando doveva essere raccolto il mais. Il più delle volte si verifica vicino a l'equinozio d'autunno. In due anni su tre, mentre in alcuni anni si verifica nel mese di ottobre.
Infine anche una Luna Blu, la seconda luna piena che si verifica all'interno di un mese, capita solo una volta ogni 3-5 anni. Insomma un mix fra tradizioni, osservazioni, lento scorrere del tempo e le attività umane. Non solo scienza, ma soprattutto la memoria dei tempi andati dove il rapporto tra uomo e cielo era una cosa sola.

enzo.vitale@ilmessaggero.it

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