Le scie chimiche? Una bufala. Gli scienziati confermano: «Solo vapore»

Le scie chimiche? Una bufala. Gli scienziati confermano: «Solo vapore»
di Renato Paone
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Mercoledì 17 Agosto 2016, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 13:38
Una teoria diventata leggenda. Una leggenda divenuta mito. Ma da oggi le scie chimiche possono essere considerate ufficialmente una bufala. Per gli scienziati, infatti, «non esiste alcuna prova evidente della loro esistenza». Questo il risultato di una lunga indagine pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Research Letters, in cui i ricercatori della University of California Irvine affermano che le famigerate scie chimiche rilasciate dagli aerei sarebbero semplici fenomeni chimici e fisici.

ANALISI ACCURATE
Innocente vapore acqueo, quindi, e non composti chimici e biologici diffusi per un qualche oscuro programma segreto dei governi mondiali. Eppure quasi due persone su dieci credono alle contrails, come le chiamano i complottisti d'oltreoceano. Lo studio si è concentrato sulle analisi condotte da 77 ricercatori divisi in due gruppi: da una parte esperti di chimica dell'atmosfera con competenze legate alle scie di condensazione e dall'altra geochimici che lavorano sulla deposizione atmosferica di polvere e inquinanti. Nella prima fase dovevano dichiarare se nelle loro ricerche avessero mai riscontrato segnali riconducibili a manipolazioni volontarie. 76 hanno risposto negativamente. Solo uno ha affermato di aver rilevato - in un unico caso - un livello eccessivo di bario (un elemento innocuo) e comunque assente nel terreno della zona sottostante alla scia. Nella seconda parte di test, agli studiosi sono state mostrate quattro foto, quelle considerate dai 'complottisti'' come le prove definitive dell'esistenza delle scie. «Abbiamo sottoposto loro fotografie e report di laboratorio presentati come prove dell'esistenza delle scie chimiche su diversi siti web, chiedendo se la spiegazione più semplice per quello che stavano osservando era l'esistenza di un programma del genere. Oppure, se la risposta era no, quale pensavano fosse la spiegazione più probabile», spiega Steven Davis, uno degli autori dello studio. Qui si vedono scie a X, a reticolato, a trattino e addirittura a fusillo.

Non nomi di fantasia, ma la tipologia descrittiva delle contrails utilizzata dai complottisti. Almeno da quelli più preparati. Unanime il responso degli intervistati: tutte le foto potevano essere spiegate con il fenomeno della condensazione del vapore acqueo intorno ai residui della combustione degli aerei. Anche l'immagine più famosa tra i complottisti, in cui è ritratta una scia intermittente, per il 100% degli intervistati può essere spiegata con il passaggio dell'aereo da una zona più umida a una più secca, con la scia che quindi si dissipa più velocemente.
 
CAMBIAMENTI CLIMATICI
Una delle domande più frequenti rivolte dai cospirazionisti agli accademici che quotidianamente smontano le loro teorie è: «Se è vero che le scie chimiche non esistono, come mai se ne vedono così tante negli ultimi anni?» Domanda - legittima - a cui risponde Ken Caldeira, un altro autore dello studio: «Ce ne sono di più semplicemente perché sono aumentati gli aerei, ma probabilmente sono più persistenti per effetto dei cambiamenti climatici». Una delle tante risposte a cui il 17% della popolazione mondiale continua a non credere, anzi: sono sempre più convinti che gli studiosi siano a conoscenza di questi fantomatici esperimenti governativi, e complici del programma orwelliano messo in atto da potenze che agiscono nell'ombra. Il professor Davis si limita a rimarcare l'importanza di «stabilire una fonte credibile di informazione per chi incontra affermazioni legate alle scie chimiche e vorrebbe conoscere la prospettiva degli esperti». Ma allo stesso tempo ammette: «Non siamo così naif da credere che questi risultati convertiranno i veri credenti».

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