Dopo lattuga e fiori ecco funghi e licheni cresciuti nello spazio e coltivabili su Marte con la regia dell'università di Viterbo

Dopo lattuga e fiori ecco funghi e licheni cresciuti nello spazio e coltivabili su Marte con la regia dell'università di Viterbo
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 30 Gennaio 2016, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 18:18
Prima la lattuga romana, poi i fiori - le ormai arcinote Zinnie, bellissime per il morale in orbita e per di più anch'esse commestibili - e adesso i funghi e i licheni, sulla cui commestibilità mancano tuttavia referenze. Ma arriveranno presto. A ogni modo è proprio vero che c'è sempre più vita nello spazio e che sulla stazione internazionale in orbita gli astronauti riescono a far crescere possibili fonti di alimentazione che fanno guardare con maggiore speranza ai prossimi lunghi viaggi verso Marte e alla permanenza dell'uomo sul pianeta rosso. E con il ruolo dell'Italia, in questo caso di Viterbo, che resta importante.

Potrebbe infatti sopravvivere anche su Marte il fungo antartico Cryomyces antarcticus, oggetto di uno degli esperimenti condotti sulla Stazione Spaziale Internationale (Iss): gli astronauti sono riusciti a coltivarlo, per un anno e mezzo, in condizioni molto simili a quelle del Pianeta rosso. I risultati dell'esperimento, coordinato da Rosa de la Torre Noetzel, dell'Istituto spagnolo di tecnologia aerospaziale, sono descritti sulla rivista Astrobiology.


 

L'esperimento è partito alcuni anni fa, quando alcuni ricercatori europei sono andati nelle McMurdo Dry Valleys, situate nella Terra Vittoria al Polo Sud, uno degli ambienti più secchi e ostili del pianeta e considerato molto simile al terreno di Marte, per raccogliere campioni di due specie di funghi criptoendolitici. Questi sono stati poi spediti a bordo della Iss, per osservare la loro risposta a condizioni di vita simili a quelle marziane. Si è così visto che oltre il 60% delle cellule del fungo antartico è rimasto intatto e il suo Dna stabile. Attraverso dei filtri ottici, i campioni sono stati irradiati con raggi UV come se fossero su Marte, mentre altri con radiazioni più basse.

Nell'esperimento Life invece, i ricercatori coordinati dall'italiano Silvano Onofri, professore di Botanica sistematica dell'università della Tuscia, a Viterbo, hanno studiato due specie di licheni, prelevati dalla Sierra de Gredos in Spagna e le Alpi austriache, capaci di sopportare ambienti estremi come quelli di alta montagna.
Metà dei licheni sono stati esposti alle condizioni di vita marziane, mentre un'altra parte, insieme ai funghi, è stata esposta a condizioni ambientali estreme come quello dello spazio. In questo caso i licheni esposti alle condizioni marziane hanno raddoppiato l'attività metabolica rispetto a quelli soggetti alle condizioni spaziali. Questi risultati offrono, per i ricercatori, nuove importanti informazioni ai fini della ricerca di forme di vita su Mart
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