Potrebbe infatti sopravvivere anche su Marte il fungo antartico Cryomyces antarcticus, oggetto di uno degli esperimenti condotti sulla Stazione Spaziale Internationale (Iss): gli astronauti sono riusciti a coltivarlo, per un anno e mezzo, in condizioni molto simili a quelle del Pianeta rosso. I risultati dell'esperimento, coordinato da Rosa de la Torre Noetzel, dell'Istituto spagnolo di tecnologia aerospaziale, sono descritti sulla rivista Astrobiology.
L'esperimento è partito alcuni anni fa, quando alcuni ricercatori europei sono andati nelle McMurdo Dry Valleys, situate nella Terra Vittoria al Polo Sud, uno degli ambienti più secchi e ostili del pianeta e considerato molto simile al terreno di Marte, per raccogliere campioni di due specie di funghi criptoendolitici. Questi sono stati poi spediti a bordo della Iss, per osservare la loro risposta a condizioni di vita simili a quelle marziane. Si è così visto che oltre il 60% delle cellule del fungo antartico è rimasto intatto e il suo Dna stabile. Attraverso dei filtri ottici, i campioni sono stati irradiati con raggi UV come se fossero su Marte, mentre altri con radiazioni più basse.
Nell'esperimento Life invece, i ricercatori coordinati dall'italiano Silvano Onofri, professore di Botanica sistematica dell'università della Tuscia, a Viterbo, hanno studiato due specie di licheni, prelevati dalla Sierra de Gredos in Spagna e le Alpi austriache, capaci di sopportare ambienti estremi come quelli di alta montagna.
Metà dei licheni sono stati esposti alle condizioni di vita marziane, mentre un'altra parte, insieme ai funghi, è stata esposta a condizioni ambientali estreme come quello dello spazio. In questo caso i licheni esposti alle condizioni marziane hanno raddoppiato l'attività metabolica rispetto a quelli soggetti alle condizioni spaziali. Questi risultati offrono, per i ricercatori, nuove importanti informazioni ai fini della ricerca di forme di vita su Marte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA