«Siamo tra i pochissimi Paesi al mondo ad aver detto di no, ma io ritengo che l'Italia debba, entro quest'anno, riavviare la propria partecipazione al nucleare». Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, Matteo Salvini rilancia l'idea di dotare l'Italia di centrali atomiche. «In 10 anni conto che la prima riduzione derivante dal nucleare sarà questo governo, con questa attuale formazione, che potrà inaugurarla», l'aggiunta del ministro delle Infrastrutture.
Poco prima, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva annunciato la convocazione al ministero il
21 settembre di istituzioni e imprese per la prima riunione della "Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile". «Poniamo il massimo della attenzione alla fissione di quarta generazione», ha affermato Pichetto Fratin, secondo cui gli "small reactor" «nell'arco di dieci anni potranno essere una opportunità per il Paese.
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Di cosa si parla
Circa un anno fa, la Commissione europea ha deciso di includere l’energia nucleare (ma anche il gas fossile) nel regolamento sulla Tassonomia, ampliando l’elenco degli investimenti considerati sostenibili dell’Unione europea. La decisione rientra nell'ambito del Green deal europeo, l'impegno a «fare dell'Unione europea il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050» (e il dimezzamento entro il 2030). In molti hanno fatto notare come raggiungere questi target senza includere il nucleare sia difficilissimo. Quelli di cui si parla al momento sono i reattori di quarta generazione, che producono molte meno scorie rispetto a quelli precedenti.
I tempi
Al momento, non esistono ancora dei reattori commerciali ma, secondo le previsioni, entro il 2030 i reattori dimostrativi (che già esistono e sono in funzione in Cina e Russia), potrebbero aver esaurito la fase sperimentale ed essere pronti per quella commerciale. L'Italia poi (pur non disponendo di centrali attive) ha grande competenza nel settore: Ansaldo Nucleare è una società leader nello sviluppo dei piccoli reattori di nuova generazione ed è molto attiva con varie collaborazioni a livello europeo. Il vicepremier Salvini negli scorsi giorni ha auspicato l'apertura di un tavolo di lavoro del governo a proposito di nucleare. Secondo il World nuclear performance report 2022 (pubblicato dalla World nuclear association) per costruire una centrale ci vogliono in media tra i sette e i dieci anni. Secondo altri analisti i tempi potrebbero essere ancora più ridotti, tra i cinque e i sette anni.